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Tifosi in RossoBlu

Tifosi in RossoBlu | D’Agostino: «Crotone in campo con il giusto ardore»

Michele Affidato- Banner News

Una passione vissuta quotidianamente e rilanciata nei fine settimana in occasione dei match del Crotone. A parlare del suo amore per i colori rossoblu è il tifoso Valerio D’Agostino, che si sofferma sul momento della squadra e sui possibili sviluppi da qui al termine del campionato.

«Seguo il Crotone dalla stagione 1976-1977, se non sbaglio la prima partita che vidi fu un Crotone – Campobasso, un match dal quale sono passati ormai circa trentanni. La mia passione per il Crotone si sviluppò grazie ad un bellissimo giornalino settimanale dedicato interamente al Crotone, contenente foto dei calciatori e info sul campionato dell’epoca che era la “grande serie C”. Iniziai ad andare ogni giorno alle sedute pomeridiane di allenamento che venivano svolte al campetto antistante quello erboso, dal quale riuscivo a vedere gli allenamenti di veri e propri mostri sacri. Mi bastava ricevere una pacca sulle spalle dai miei beniamini per andare in estasi. Ricordo ancora la fisicità da paura di Bonni.. Non ultimo dividevo la mia passione quotidiana con mio padre Filippo, oggi 85enne, tifosissimo sfegatato, Tornavamo dallo stadio sempre senza voce, insomma una passione e che passione dove la classifica in fondo non risultava tanto importante….».

Cosa ne pensi di questa stagione del Crotone?

«Questa stagione calcistica la definisco una stagione balorda, senza capo e ne coda, come se non fosse mai iniziata e nello stesso tempo come se stessi aspettando qualcosa che magicamente potesse invertire il trend attuale. Aspetto e spero sempre che la partita successiva sia sempre quella della svolta. Mi rifiuto di pensare che sia arrivata la fine di un ciclo durato 25 lunghi anni, ricchi di soddisfazioni».

Guardando la squadra in campo, cosa manca a questo gruppo?

«Ho seguito questa estate un allenamento del Crotone e non sono rimasto entusiasta, mi sembrava di vedere un qualcosa di incompleto ma ho pensato che il fattore tempo era sufficiente per raggiungere le finalità del nuovo gioco di Stroppa. Ancora oggi mi domando cosa manca al Crotone per esplodere e sicuramente penso che manchino delle individualità che possano decidere da soli una partita. Ho notato che manca la cattiveria agonistica che può risultare determinante per un calciatore anche quando sei più debole rispetto ad un’altra squadra».

Prossima gara contro il Foggia, cosa ci si deve aspettare?

«La partita di Foggia visto il delinearsi della classifica comincia ad essere importante per i 3 punti. Resto comunque fiducioso per un risultato positivo e penso che una partita storta possa capitare anche agli altri prima o poi. In sostanza penso che sarà una battaglia calcistica, ci vorrà ardore, rabbia, e sopratutto un non mollare per 95 minuti…».

Riuscirà il Crotone a salvarsi?

«La classifica non è drammatica, gli avversari non sono imbattibili (vedi Padova-Verona). Tutto dipende da noi,dalla nostra voglia, dalla nostra rabbia e da una buona dose di fortuna che fino ad ora ci è mancata, non ultimo qualche episodio arbitrale finalmente a nostro favore».



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