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#CrotonePordenone 4-1 | Il presidente Lovisa: «Da lunedì calciatori fuori rosa, bisogna dare segnali»

Foto: PordenoneCalcio.Com
Michele Affidato- Banner News

#CrotonePordenone 4-1 |  Una sconfitta pesante per un Pordenone che ha dovuto affrontare le assenze, gli infortuni a gara in corso e un inferiorità numerica per larghi tratti della gara a causa dell’espulsione di Falasco nel primo tempo.

A parlare per i Ramarri a fine incontro è stato il presidente Mauro Lovisa, le cui parole sono state riportate dal sito della società.

«Fino a quando eravamo in 11 contro 11 la partita è stata aperta. Poi c’è stato l’episodio dell’espulsione, che purtroppo ha complicato tutto. Da lunedì metteremo dei giocatori fuori perché bisogna dare dei segnali. Bisogna fare molto di più. Siamo una Società piccola, cresciuta negli anni ma che ha sempre lavorato forte e con serietà. Abbiamo ovviamente sbagliato alcune scelte a inizio anno. I playout sono però ancora alla portata, mancano ancora venti partite. Dobbiamo provarci con uno spirito diverso e giocatori che sentano questa maglia».

Il numero uno neroverde non vuole parlare del tecnico che rimane saldo alla sua panchina.

«Tedino? È un allenatore che abbiamo voluto e che ha un’idea. Anche in dieci per venti minuti siamo stati in partita. È normale che in dieci dovessimo concedere qualcosa. Tedino non è in discussione, anzi. Ha bisogno di ragazzi che lo seguono mettendo gli esperti giusti che siano in linea con la visione della Società. Sono venuto apposta a Crotone e li ho visti già questa mattina prima della partita, a partire dall’atteggiamento di qualche giocatore. Se qualcuno non ti segue è giusto che vada a giocare altrove».

Sull’andamento del torneo cadetto il presidente Lovisa ha idee chiare.

«Il livello del campionato è sicuramente molto alto, ci sono tante squadre importanti – come il Crotone – che giocano con personalità. Però penso che anche noi possiamo giocarcela e oggi si è visto per un’ora, poi il 3 a 1 ci ha tagliato le gambe e contro il Crotone che è bravo a far girar palla in dieci era poi difficile. Il campionato, come detto, è molto difficile, ma noi non l’abbiamo sottovalutato: in panchina e indisponibili avevamo giocatori importanti. Alcuni, evidentemente, non adatti alla nostra mentalità e al nostro modo di far calcio, questo è l’errore che abbiamo fatto come Società. Noi siamo friulani e tosti, non molleremo e ci vedremo a Lignano fra quattro mesi: vedremo dove sarà il Pordenone in classifica».

A due gare dal termine dell’anno solare non si può però ignorare l’imminente mercato di riparazione.

«Il mercato di gennaio? Intanto dovremo fare delle uscite, che è difficile. Ho parlato con Tedino, abbiamo fatto anche delle buone prestazioni. Siamo rimasti troppe volte in dieci e dobbiamo migliorare in certe situazioni. A Crotone si può anche perdere, ma non in questo modo. Non mi piace parlare degli episodi ma credo che sul primo calcio di rigore l’arbitro sia stato un po’ generoso. Un episodio che ha condizionato la gara».

Un pensiero, infine, anche ai tifosi presenti nella trasferta di Crotone.

«Ringrazio i tifosi che erano oggi qui perché loro ci tengono, e sono presenti anche nelle trasferte lunghe. È per loro che devo fare delle scelte, dare un segnale forte come Società. Se dobbiamo retrocedere lo faremo con mentalità, voglia di crescere e fare comunque bene. Speriamo dalla prossima partita di dare un altro tipo di spettacolo, anche col Lecce sarà chiaramente una partita difficile».

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