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#CrotonePordenone 4-1 | Le pagelle: Kargbo imprendibile, Maric è decisivo

Michele Affidato- Banner News

#CrotonePordenone 4-1 | Seconda vittoria per il Crotone e per il tecnico Francesco Modesto rientrato in panchina nei giorni scorsi dopo la breve – e poco fortunata – parentesi con Pasquale Marino. Il Crotone vince e convince nello scontro diretto salvezza contro il Pordenone.

Quattro reti degli squali, un quantitativo che mancava da Parma-Crotone 3-4 de precedente torneo di Serie B 2020-2021.

Queste le pagelle:

Festa (6): Una prova senza particolari parate, sul rigore di Butic non può nulla. Una rara giornata di inoperosità che non si registrava da tanto tempo.

Nedelcearu (6): C’è la buona volontà, l’impegno e la fisicità. Ma sembra sempre mancare quel pizzico di cattiveria in più. Porta a casa un giallo evitabile, diffidato salterà Parma.

Canestrelli (6): Una buona prova, in crescita rispetto alle ultime uscite. Tiene bene l’ordine in difesa, riesce a partecipare alla costruzione del gioco.

Visentin (Sv.): Entra negli ultimi minuti a gara ormai chiusa. Troppo poco per esprimere un giudizio.

Cuomo (6): Una copia della prova di Canestrelli, maggior merito per lui che in questa prima parte di stagione ha giocato poco facendosi però trovare pronto.

Mogos  (6,5): Tante discese sulla fascia, fisico e velocità, la sua presenza si sente. Paga però la mancanza di fiato per novanta minuti ed esce nella ripresa.

Sala (6): Entra per Mogos non lo fa di certo rimpiangere però non entusiasma come in altre gare casalinghe. Una prestazione sufficiente senza lode e senza infamia.

Estevez (7): La fascia di capitano al braccio, un onore ma anche una responsabilità Si cala alla perfezione nel ruolo e riesce a gestire palloni e compagni. Un fedele della gestione Modesto, lui in dono riceve questa promozione.

Donsah (5,5): Subentra nella ripresa ma non sembra entrare in gara, c’è ma non si vede. Perde qualche palla, passa alcuni minuti ad inseguire avversari ma la gara non è quella a lui consona.

Zanellato (6): Una buona prova, tiene ordine e prova ad impostare l’azione del Crotone. In qualche occasione si stanzia in attacco senza però arrivare al tiro.

Giannotti (6,5): Se la sua prova potesse essere valutata senza tener conto del rigore procurato sicuramente meriterebbe un punto in più, quel rigore però poteva fare male e compromettere la gara. C’è bisogno di attenzione, si dimostra poi recidivo quando con un intervento analogo rischia l’ammonizione.

Borello (7,5): Uno dei migliori in campo, quel tiro al volo dal limite dell’aria di rigore di Perisan è una perla in una gara di alto profilo. Corre avanti e indietro, prova a rendersi pericoloso e a creare superiorità numerica. Becca la porta con un fendente nel fianco del Pordenone che tramortisce l’avversario.

Schirò (5,5): Pochi minuti non sono sufficienti a dare un giudizio, ma il voto è più che altro legato al peso specifico in campo. Non sembra riuscire ad entrare in gara quando viene chiamato in causa, l’impegno c’è senza dubbio. Forse sarebbe bene vederlo dal primo minuto.

Kargbo (8): Finalmente! Una scheggia impazzita nell’attacco del Crotone. Trascina su di se mezza difesa del Pordenone ad ogni sua discesa. Sfugge a Camporese che lo stende in area per il rigore del vantaggio, nella ripresa scappa e si infila come una lama nel burro e batte Perisan. Tedino prova a fermarlo ruotando marcature su marcature ma il risultato è sempre lo stesso. Imprendibile.

Rojas (6): Un piedino niente male, si vede che ha doti e forse meriterebbe più spazio. Se contro l’Udinese si è smarrito nel grigiore generale, qui entra e gestisce al meglio il pallone, serve avversari e mostra grandi giocate.

Maric (8): La sua migliore prova in maglia rossoblù. Sigla il rigore conquistato da Kargbo, ottiene la doppietta con la terza rete degli squali. Perde meno palloni, svolge spesso il ruolo di regista lanciando i compagni, si sacrifica molto e il lavoro paga.

All. Modesto (7): Ci mette le “palle”, che non sono quelle in campo. Corre, si sbraccia, richiama e coccola. A fine gara si dice “incazzato” non per la prova ma per quello che si sarebbe potuto fare sin da inizio stagione e che invece non è stato. Ridisegna un Crotone che sembra essere la sua migliore versione. La faccia in questo momento è la sua, lui prova a rilanciare il Crotone, da crotonese, da uomo che non vuole nascondere le colpe o le difficoltà. Bentornato Ciccio!



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