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Serie B | Caos campionati, promozioni e retrocessioni in caso di mancata ripartenza

Michele Affidato- Banner News

Tutto fermo ma solo apparentemente nel mondo del calcio italiano. Con l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da coronavirus che tiene ancora in apprensione il Paese, potrebbero giungere nei prossimi giorni novità legate alla ripartenza o al definitivo “stop” della stagione sportiva. Le società di Serie A ad eccezione di Brescia e Torino, assieme a quelle del campionato cadetto, hanno più volte espresso di recente la volontà di ripartire, in tutta sicurezza, non appena la situazione sanitaria sarà posta sotto controllo da parte del Governo. Di pari passo la terza serie ha fatto sapere di non volere riprendere a giocare affidando l’incarico al presidente Francesco Ghirelli di risolvere il problema legato alle promozioni e alle retrocessioni.

Quella che sembrava un’idea sembra prendere gradualmente forma, andando a diventare giorno dopo giorno un ipotesi concreta. La FIGC al termine dell’ultima riunione avrebbe avanzato alcune ipotesi per andare a comporre un “Piano B” da attuare in caso di mancata ripartenza dei campionati professionistici. Diversi i punti sul tavolo, tra questi anche le decisioni da prendere per l’attribuzione dei risultati sportivi per la stagione 2019-2020. Il punto fermo sembra essere quello di mantenere intanto il format della Serie A, evitando un allargamento anche solamente temporaneo a ventidue squadre. Per questo motivo se non si potesse tornare a giocare ad essere promosse dalla Serie B in massima serie sarebbero tre formazioni: Benevento, Crotone e una terza attualmente formazione per la quale bisognerà valutare i criteri individuazione.

Per fare spazio alle tre squadre promosse dalla cadetteria dovrebbero a loro volta retrocedere tre club. L’attuale classifica di Serie A non lascerebbe scampo a Spal, Brescia e una terza squadra da individuare tra Lecce e Genoa, attualmente in terz’ultima posizione a parità di punti. Non ci sarebbero novità invece per quello che concerne l’assegnazione dello Scudetto, anche se l’idea rimane quella della mancata attribuzione del titolo, volontà espressa anche dalla stessa capolista Juventus in caso di mancato ritorno al calcio giocato. Se per il campionato di Serie A la FIGC pensa di riuscire a trovare un margine per garantire una ripartenza, per la Serie B e la terza serie tutto risulta complicato e difficilmente si potrà in breve tempo tornare a parlare di gol ed emozioni.

La Federazione che già nei giorni scorsi aveva ufficialmente prorogato il termine ultimo della chiusura della stagione alla data del 2 agosto 2020 starebbe inoltre valutando l’ipotesi di garantire la disputa dei match anche dopo questa data, spostando ulteriormente nel tempo la chiusura della stagione. Nella giornata di venerdì 1 maggio è fissata in videoconferenza l’assemblea di Lega A che tra i vari punti analizzerà la situazione dei diritti audiotelevisivi per il triennio 2018-2021. La volontà sarebbe quella di permettere almeno alla Serie A di giungere a conclusione in modo analogo a quanto potrebbero effettuare i tornei di Germania e Inghilterra. In Francia, invece, il Governo ha deciso di fermare tutto in modo definitivo per questa annata sportiva attribuendo il titolo nazionale al PSG, decretando inoltre le formazioni qualificate alle competizioni europee e le retrocessioni anche se potrebbero giungere ricorsi.



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