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Amarcod | Generoso Rossi: «Crotone, stagione straordinaria da concludere con il ritorno in Serie A»

Michele Affidato- Banner News

In attesa di potere tornare a parlare di vittorie ed emozioni, giocate vincenti e risultati maturati sul rettangolo verde, ilRossoBlu.It ha deciso di proporre il pensiero di alcuni dei protagonisti delle pagine recenti della storia rossoblu. Ad analizzare il momento vissuto dal mondo del calcio, soffermandosi sul Crotone, squadra con la quale ha maturato importanti risultati sportivi è l’ex portiere Generoso Rossi tassello rossoblu in una stagione intensa come quella di serie C1, 1999-2000, dove è stato uno dei protagonisti della vittoria del campionato sotto la guida del tecnico di Alghero Antonello  Cuccureddu con 33 presenze raccimolate al termine di una stagione esaltante.

«Personalmente ho sempre vissuto il calcio stando sempre a contatto con i ragazzi, la situazione di questo periodo è difficile anche se il pensiero ad oggi deve andare alla tutela della salute dei cittadini oltre a chi in questo momento sta affrontando l’inevitabile crisi economica e deve cercare di arrivare a fine mese tra mille difficoltà».

Per l’estremo difensore rossoblu il ritorno alla normalità sarà ancora una strada in salita, il calcio potrebbe essere però quella valvola di sfogo sociale utile dopo settimane di apprensione e sofferenza.

«Nel mondo del calcio il contatto fisico è inevitabile, hai a che fare con azioni di gioco, contrasti, ambiente di spogliatoio. Vanno rispettate comunque delle regole per contrastare il contagio, bisognerebbe portare tutto il “gruppo squadra” in ritiro lontano dagli affetti cari mantenendoli in quarantena. Si tratterebbe di un sacrificio necessario per concludere i campionati, anche se si deve tenere conto delle strutture, del personale che andrà a stare a contatto con la squadra. Rimangono essenzialmente tante incognite. Il calcio è una macchina troppo grande e molto difficile da bloccare all’improvviso».

Lo “stop” prolungato inevitabilmente comporterà dei problemi sotto l’aspetto del recupero fisico oltre che psicologico degli atleti.

«Al di la di tutto il campionato risulterà influenzato da questi aspetti che andranno ad influire sull’esito della stagione, è una situazione chiara e della quale si deve tenere conto. Ci sono professionisti che comunque, anche se da casa, stanno continuando ad allenarsi però il lavoro svolto tra le mura della propria abitazione non è di certo quello svolto in fase di allenamento. Io da portiere mi immedesimo in chi svolge questo ruolo, riuscire da casa ad esercitarsi con la palla con allenamenti specifici diventa quasi impossibile».

Si è parlato di recente di 2-3 settimane di allenamenti prima di tornare all’attività agonistica e a giocare gare di campionato…

«In questo lasso di tempo riesci a riprendere condizione ma andresti ad affrontare un rush-finale che vedrebbe il fisico dei calciatori sollecitato all’inverosimile con gare potenzialmente da disputare ogni tre giorni per due o tre mesi. Questo vedrebbe anche valori delle squadre che andrebbero ad essere rivalutati, ad inizio campionato le squadre hanno sempre partenze diversificate, c’è chi parte subito forte e chi decide attraverso la preparazione di uscire alla distanza, ora  si dovrebbe partire tutti allo stesso modo e si verrebbe a creare una situazione paradossale e con tante incognite. Si poteva decidere di sospendere tutto, prepararsi in estate e ripartire a settembre finendo questa stagione, decidendo di dare il via al nuovo campionato da gennaio, sarebbe stato più logico. Ripartendo così tutto risulterebbe alterato da situazioni indipendenti dalla prestazione fisica».

Sulla ripartenza della stagione Generoso Rossi ha un’idea chiara.

«Il calcio avrebbe bisogno di cambiare alcuni meccanismi, alcune valutazioni non possono essere poi fatte perchè in estate ci saranno gli Europei di calcio, dunque la nuova stagione andrà conclusa anche presto. Se il calcio dovesse ripartire nelle prossime settimane e decidere di tentare di concludere questa stagione speriamo che Dio ci guardi e possa permettere una conclusione senza casi di contagio».

Sulla stagione del Crotone, attualmente secondo in classifica, il portiere ha un giudizio positivo.

«Credo che il Crotone abbia svolto un ottimo campionato, è in lotta per la promozione diretta in Serie A e conoscendo ambiente e proprietà mi sarei aspettato che dopo un’annata poco fortunata come quella precedente questa stagione potesse essere quella del riscatto. Ricordiamoci che Crotone nel corso degli anni è diventata una piazza importante, ad oggi fare un campionato di vertice lottando con le prime della classe è veramente qualcosa di straordinario per il Crotone».

Leonardo Vallone



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