Qui Crotone | Lavori in corso per prepararsi al “derby” di Calabria

Una pausa arrivata proprio nel momento giusto. Il Crotone aveva necessità di un momento di stacco dal campionato per riordinare le idee e ritrovare sé stesso. Un tempo che mister Oddo da quando è giunto in terra pitagorica non ha mai avuto.

Nelle ultime quattro gare i rossoblu hanno totalizzato soltanto due punti (due pareggi interni con Salernitana e Carpi e due sconfitte esterne a Lecce e Perugia), un andamento che sommato al precedente a relegato il Crotone in 14esima posizione con dodici punti in dodici partite (tre vittorie, tre pareggi e sei sconfitte) e ad un punto solo dal Padova che apre la zona Playout.

Ma cos’è che non va in questa squadra?

Probabilmente è questa la domanda che il nuovo allenatore si sta ponendo dal giorno in cui ha saputo di sedere sulla panchina rossoblu. La risposte, o meglio, le risposte a questa domanda non sono così immediate.

A complicare il quadro ci si mettono anche gli infortuni. Martella e Marchizza stanno seguendo un programma di recupero personalizzato con l’obiettivo di recuperare per il derby di lunedì 26 con il Cosenza. Nalini sta recuperando ma il rientro non è immediato, per Benali, invece, ci vorrà gennaio.

Se analizziamo la squadra, reparto per reparto, esce una fotografia con troppi chiari scuri.

La difesa, fino ad oggi, con diciassette gol subiti, è stato il reparto più criticato. In realtà è il reparto che ancora non ha trovato una quadra e che ha cambiato più degli altri. Prima l’assetto a tre, ora a quattro, gerarchie non proprio immediate, giocatori impiegati fuori ruolo, interpreti che non hanno dato il massimo. Martella è l’unico punto fermo della linea difensiva, Sampirisi e Vaisanen stanno prendendo fiducia, Faraoni è in ritardo, forse uno di quei giocatori che ancora oggi non ha “digerito” la retrocessione in B.

A centrocampo la situazione non cambia di molto. Anche in questo reparto si è cambiato molto. Barberis sembra l’unico a poter giocare davanti la difesa, ne ha le qualità tecniche anche se va in difficoltà quando ci vuole un po’ di fisico in più. Rohden assicura dinamismo e corsa, ma poca qualità, Molina sta cominciando solo ora a far vedere un po’ di qualità, anche se il giocatore nasce come laterale e a mezzala risulta adattato. Stoian e Firenze sono le altre soluzioni utilizzate per aumentare la qualità ma che non sempre hanno reso così come ci si aspetta. Aristoteles e Zanellato, ad oggi, sembrano bocciati anche da questo allenatore. Il venezuelano ha doti fisiche e tecniche di valore ma sembra che sia poco “addomesticabile” dal punto di vista tattico, Zanellato, invece, deve crescere in personalità, e ha tempo e modi, oltre che le capacità, per poterlo fare, ma di certo nessuno dei due è una potenziale soluzione da applicare immediatamente.

Passiamo poi all’attacco, dove siamo colmi di punte “spuntate”: Budimir e Simy sono due attaccanti il cui valore è riconosciuto da tutti gli allenatori avversari, ma ad oggi sono in crisi realizzativa.

Il Crotone crea tanto, le punte, a differenza di quanto avveniva con Stroppa, vengono servite spesso e volentieri, ma non riescono proprio a metterla dentro. Sembra quasi una maledizione che, in queste ultime partite, ha colpito anche Firenze. Il gol è importante perché risolverebbe tante magagne e darebbe a Oddo più tempo per ottimizzare le risorse a sua disposizione.

L’assenza di Nalini è, tatticamente, la più grave, perché l’ex Salernitana è l’unico giocatore in grado di far cambiare modulo al Crotone. È tatticamente quello più adatto al ruolo di attaccante esterno, e Oddo non dispone di giocatori con le stesse caratteristiche.

In questi giorni l’allenatore rossoblu sta lavorando per migliorare il gioco rossoblu ma soprattutto sulle teste dei suoi giocatori, in attesa del mercato invernale che potrebbe portare a Crotone almeno quei tre rinforzi, uno per reparto, che ad oggi sembrano indispensabili.

Giatur