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E’ il momento di raccogliere i frutti del lavoro

Michele Affidato- Banner News

è giunto il momento di raccogliere ciò che in questo periodo si è seminato. Nella partita di domani contro il Benevento, il Crotone si gioca parte della credibilità costruita, con tanta fatica in queste ultime partite. Mister Zenga ne è consapevole: gli scontri diretti vanno vinti, anche se i rossoblu hanno a disposizione due risultati su tre. Vincere, anche per cancellare quella X che sembra ormai diventato il segno distintivo della gestione Zenga, è la parola d’ordine del Crotone che si presenta a Benevento con La Rosa quasi al completo, tranne Stoian che si è fermato in settimana per problemi fisici.

L’allenatore rossoblu ha anche annunciato il recupero di Sampirisi che, in questi giorni, si è riunito al gruppo, ma che andrà sicuramente in panchina, difficile vederlo in campo dal primo minuto, anche perchè Faraoni sta assicurando prestazioni adeguate. Sulla formazione, mister Zenga ha tenuto la solita suspence, l’ex uomo ragno fa spesso melina, più per divertimento, sembra, che per pura pretattica.

L’allenatore rossoblu, sicuramente, presenterà qualche novità, o, come dice lui stesso, qualche sorpresa. Difficile capire in quale setttore il mister agirà, ma di certo,avevano studiato anche l’avversario, qualche particolarità ce la dobbiamo aspettare. Oltre Stoian, gli altri dovrebbero essere tutti a disposizione dell’allenatore, che quindi ha ampia possibilità di scelta. In difesadei dovrebbe, quindi, andare verso la riconferma dei quattro che hanno giocato contro l’Atalanta: Faraoni a destra, Martella a sinistra, con Ceccherini e Capuano coppia centrale.

A centrocampo si potrebbe vedere la prima novità. L’esperimento Ajeti davanti alla difesa, entrato gli ultimi venti minuti contro i bergamaschi, è piaciuto a molti, e ha convinto tutti, anche perchè l’albanese ha dimostrato non solo piedi adeguati e senso della posizione, ma anche capacità di inserirsi in avanti.Con Ajeti a “guardia del fortino”, mister Zenga porterebbe schierare Benali e Mandragora sulle mezzali, aumentando, in tal modo, la pericolosità in avanti. L’alternativa è il classico centrocampo a tre con l’inserimento di Barberis sul centrodestra e l’arretramento di Mandragora davanti la difesa. In attacco il mister ha le scelte quasi forzate, l’allenatore può giocare solo sulla punta centrale avendo a disposizione Trotta, Budimir e Simy, anche se il nigeriano non è una prima scelta per Zenga. Sulle due fasce dovrebbero agire Ricci, a destra, e Nalini, a sinistra. Come punta, invece, si dovrebbe tornare a Trotta, relegando, nuovamente, Budimir in panchina. Zenga però non è convinto delle scelte, e potrebbe tranquillamente invertire l’ordine, con Budimir titolare, o attuare la classica staffetta tra i due.

Giatur



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