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CAMPIONATO

Il Cosenza espugna lo Scida. Crisi profonda per il Crotone

Michele Affidato- Banner News

Un derby che mancava da anni, u na partita dal sapore speciale nel segno del rossoblu, due città che si sono sempre guardate con affetto, due tifoserie che si rispettano, ma due squadre che hanno vitale bisogno di punti.
Questo è il derby di Calabria che oggi riesce a svegliare anche uno Scida masi così pieno in questa stagione. Sono 8665 gli spettatori presenti sugli spalti.
Mister Oddo non presenta sorprese, tranne che per Marchizza che, se pur recuperato, si accomoda in panchina. Curado, quindi, farà nuovamente coppia con Vaisanen al centro della difesa, con Sampirisi che ritorna alle origini sulla fascia destra ed il recuperato Martella a sinistra.centrocampo affidato a Barberis con Rohden e Molina a fargli da partner, attacco a tre con Budimir al centro e Stoian e Firenze a supporto.
Mister Braglia ripresenta la difesa a quattro con la grande novità di Perina in porta, il terzo portiere, messo fuori rosa ad inizio campionato, oggi, anche grazie alle insicurezze di Saracco e Cerofolini, è prima rientrato in gruppo e poi scalato le posizioni fino al posto da titolare. Centrocampo a tre con Bruccini, Mungo e Garritano, e attacco a tre con Baez che farà la spola tra linea offensiva e mediana, Tutino e Maniero a completare il reparto.
La partita comincia subito con ritmi altissimi con il Crotone che pressa alto ed il Cosenza che prova ad imbastire azioni ragionate ma con tante difficoltà.
Il gioco in campo non decolla, ma lo spettacolo vero è sugli spalti dove le due tifoserie incitano continuamente i propri beniamini senza mai offendere gli avversari.
Nel primo quarto d’ora le squadre si equivalgono con il Cosenza che predilige il movimento orizzontale della palla, mentre il Crotone cerca rapide verticalizzazioni, ma entrambe le fasi offensive, finora, si scontrano con due difese precise ed ordinate.
Il Cosenza trova due buone iniziative sulla destra dove Corsi spinge alto conquistando due calci d’angolo che si concludono, però, con lo stesso esito negativo per i lupi.
Al 21esimo palla gol per il Crotone con Sampirisi che sfonda a destra, forse nella sua prima discesa, palla rasoterra per Rohden che invece di tirare di prima fa due tocchi di troppo e si fa chiudere lo specchio della porta da una selva di gambe. Palla in angolo sfruttato malissimo dai pitagorici.
Il Crotone sembra salito in cattedra e la pressione pitagorica è aumentata di molto tanto da non far uscire più i cosentini dalla propria trequarti.
Al 28esimo altra bella azione del Crotone che con una rete veloce di passaggi arriva dalla destra della difesa alla sinistra dell’attacco con Stoian piazza un bellissimo cross che attraversa tutta l’aria piccola senza incontrare maglie rossoblu.
Passa un minuto e il Crotone si ripete in un’azione fotocopia con Budimir che questa volta arriva sul traversone di Stoian ma colpisce la palla maldestramente sprecando un’ottima opportunità.
Il Crotone continua a premere e il Cosenza va in difficoltà, e per fermare i pitagorici arrivano i primi falli e i primi cartellini gialli (Idda e Dorazio).
Al 36esimo, il signor Aureliano sale in cattedra punendo oltremisura una scoordinata entrata di Martella con un cartellino rosso che ha dello scandaloso.
Oddo costretto a ridisegnare la squadra, manda Marchizza a scaldarsi e schiera Sampirisi a sinistra con Molina esterno destra di difesa.
Peccato, il Crotone stava dominando la partita e la scelta dell’arbitro di Bologna ha penalizzato fortemente i pitagorici che, comunque riprendono a macinare gioco senza preoccuparsi dell’uomo in meno.
Cosenza sempre più nervoso e arriva il terzo giallo per Baez e subito dopo per Maniero.
Il signor Aureliano è riuscito a rovinare una partita che si sta incanalando sui binari del nervosismo e dello scontro. A farne le spese Maniero che al 45esimo si prende il suo secondo giallo pareggiano il numero di espulsi.
Dopo un minuto di recupero squadre negli spogliatoi, pausa che, sembra, possa servire più all’arbitro che ai giocatori in campo.
Il secondo tempo comincia con una novità nelle file del Crotone, mister Oddo mette in campo Marchizza, a terzino sinistro, al posto di Stoian, ridisegnando il crotone con un 4-3-2, con Firenze che si stringe a Budimir in attacco.
Il Crotone ricomincia a macinare gioco e nei primi cinque minuti Firenze reclama per ben due volte le entrate scomposte dei difensori cosentini, di cui la seconda in aria, ma Aureliano fa sempre continuare.
Al decimo sale in cattedra Tutino che ruba palla a Molina e si proietta verso l’aria di rigore crotonese, facendo partire un bel sinistro dal limite che si perde di poco a lato.
Il Crotone ha ormai preso possesso della partita e al 11esimo sfiora il gol con Budimir che spreca malamente una bella intuizione di Firenze, tirando addosso Perina.
I pitagorici sembrano aver cambiato passo con Firenze che va su tutti i palloni ed entra in tutte le azioni, Molina e Barberis sembrano insuperabili. Mister Braglia corre ai ripari e sostituisce Garritano con Baclet, sbilanciando la squadra in avanti. Una mossa, quella dell’allenatore silano, che ha l’obiettivo di invertire la dinamica della partita, con l’inserimento di un attaccante di peso che Iuticone la squadra a salire. E difatti il Cosenza prende campo e conquista tre calci d’angolo consecutivi.
Al 21esimo Tutino parte di nuovo largo costringendo Vaisanen al fallo, cartellino giallo per lo svedese. Cambio di fronte e Firenze fa partire un bel destro a giro che si perde a lato di poco.
Al 24esimo, mister Oddo gioca la carta Spinelli al posto di un evanescente Budimir che ha sulle spalle due ghiottissime occasioni sprecate.
Passiamo due minuti e anche Molina finisce sul taccuino del signor Aureliano per una trattenuta a centrocampo.
Superata la metà della ripresa la sensazione sugli spalti è che chi la brutta dentro vince la partita. Ed è di nuovo Firenze, il più pericoloso tra i pitagorici, a provarci con un bel rasoterra dal limite dell’aria che lambisce il palo alla destra di Perina.
Al 30esimo il Cosenza passa in vantaggio. Confusa azione in area crotonese, con cross da un lato e dall’altro senza che i rossoblu riescano a cacciare la palla fuori dalla propria aria, sul cross di Legittimo Baclet colpisce di testa, Cordaz risponde e Idda insacca con facilità.
Braglia fa la sua seconda sostituzione inserendo Verna al posto di Baez e subito dopo inserisce Pascali per D’Orazio. Mister Oddo risponde con Simy al posto di Molina, arretrando Firenze sulla linea dei centrocampisti.
Firenze prova a prendere la squadra per mano, ma il gol preso sembra aver colpito i rossoblu più del dovuto. Il Crotone non trova le energie mentali per reagire, così come è capitato spesso in questo campionato, i rossoblu pitagorici mancano di personalità proprio nei momenti cruciali.
Aureliano assegna 6 minuti di recupero, sei minuti di speranza o di ulteriore sofferenza.
Il brivido finale arriva grazie al capitano. Cordaz lascia la porta e si proietta in aria avversaria intercettando un bel cross di Barberis con la palla che si perde di poco alta sulla traversa.
La partita finisce così con il Cosenza che sfrutta l’unica occasione da gol creata nei 97 minuti di gioco, mentre il Crotone precipita nella crisi più nera.
I silani non hanno rubato nulla, si sono difesi bene e hanno punto conquistando ben nove calci d’angolo contro i soli due dei pitagorici. È vero il Crotone ha avuto almeno tre limpide palle gol sprecate come al solito, ma anche oggi la squadra costruita per fare un campionato di vertice ha dimostrato carenza di carattere, grinta e in larghe fasi della partita anche di gioco. Sugli spalti si respirano sentimenti totalmente contrapposti, la curva del Cosenza festeggia la vittoria, mentre i tifosi del Crotone contestato molto vivacemente la squadra.
Mister Oddo ha avuto quindici giorni di tempo per ricostruire un ambiente che ha perso la propria identità. 12 punti in 13 partite sono un ruolino da retrocessione, ma ora non preoccupa solo la classifica ma la completa assenza di una reazione emotiva di questi giocatori che ora dovranno fare una dura riflessioni.
Il derby rilancia le speranze salvezza del Cosenza e condanna il Crotone a un campionato di sofferenza in cui gli obiettivi di inizio stagione sono naufragati miseramente, lasciano il posto ad una lotta per non retrocedere impensabile fino alla prima partita di campionato.
Giatur



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