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Serie C – Qui Crotone | Playoff amari per un Crotone che ha perso la sua vera identità

Michele Affidato- Banner News

Qui Crotone – Il Crotone dice addio ad una stagione cominciata male, proseguita peggio e conclusa nel modo peggiore. Anche se, nel corso della stagione, meglio dire del girone d’andata e nelle prime due gare del ritorno, i rossoblù, quarti a 4 punti dalla capolista Juve Stabia, avevano dato al proprio pubblico l’illusione di un campionato diverso.

Ma torniamo alla cronaca, breve ed amara, della gara di Picerno. Primo tempo equilirato dove i rossoblù lucani hanno avuto il vantaggio di trovare il gol con una vera e propria invenzione di Esposito. Rossoblù pitagorici vicino al pareggio in un paio di occasioni ma non è serata. Secondo tempo che non decolla mai con il Picerno che controlla bene la partita senza mai andare in difficoltà. Mister Zauli ha provato a cambiare le carte in tavola ma i cambi non hanno dato quella svolta che sarebbe servita al Crotone per raggiungere almeno il pareggio e salvare l’onore. Gioco, set, partita, il Picerno passa il turno e il Crotone, contestatissimo dai propri tifosi, ritorna a casa con la testa bassa e la coda tra le gambe. L’allenatore rossoblù, nel post partità dirà che la gara è figlia di questo girone di ritorno.

La squadra si è persa, si è persa a fine gennaio quando ha dovuto salutare il suo uomo migliore: quel Jacopo Petriccione, ad agosto sul mercato fino all’ultimo minuto dell’ultimo giorno, e poi, vista l’assenze di richieste, reintegrato in rosa. Petriccione si è conquistato sul campo una leadeship silenziosa, geometrica, elegante, senza proclami, ma soprattutto senza alternative.
Via Petriccione e la luce si è spenta. E non è servita nemmeno una faraonica campagna acquisti invernale, che ha portato alla corte di Zauli ben dieci volti nuovi, a riprendere la rotta abbandonata.

Crotone che, purtroppo, non è stato nemmeno fortunato: tanti gli infortuni che nel momento più delicato della stagione hanno tenuto fuori gli uomini chiave della squadra.
Vinicius, la grande scoperta di quest’anno, nel girone di ritorno non si è più visto, ma soprattutto quando rientrato ha giocato senza allenarsi.
L’accoppiata Tumminello Gomez, devastante nel girone d’andata, nel ritono ha potuto giocare pochissimo insieme, e nonostante questo Gomez ha battuto il suo record stagionale (la prima volta che segna quindici gol in campionato) e Tumminello si è ritrovato come giocatore. Dei nuovi acquisti, Stronati si è visto soltanto venti minuti ad Avellino, Altobelli una sola gara, Battistini sparito quasi subito, D’Angelo a fasi alterne.
Chiariamoci, questa era una squadra costruita per stare tra le prime, ma non prima. L’ambizione di inizio anno era il quinto posto, così come dichiarato dalla proprietà. Ma alla fine nemmeno questo mediocre traguardo è stato raggiunto, in una stagione che possiamo tranquillamente definire: fallimentare.

Giatur



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