Serie C – Qui Crotone | Il silenzio della riflessione

Qui Crotone – Un assordante silenzio è quello che arriva dagli uffici del Fc Crotone.
La delusione è tanta per il secondo playoff fallito, dopo due retrocessioni mai digerite completamente e che lasciano ancora strascichi pesanti sull’entusiasmo della proprietà.

Il presidente Gianni Vrenna è in silenzio, probabilmente dirà qualcosa nei prossimi giorni, ma per ora spazio ai pensieri più che alle parole.
Probabilmente a disturbare i sonni del patron quella insana voglia di “mollare tutto”, figlia delle amarezze di questi ultimi quattro anni. Ma lasciare non è facile per chi ha inesorabilmente legato il nome della propria famiglia a quello del Crotone calcio.
Mollare, quindi, non si può, e pertanto si deve ripartire.

Da dove?
E probabilmente questa è la prima risposta che dovrà trovare il presidente.
Il fallimento di quest’anno non può semplicemente addebitarsi alla gestione tecnica, o, ancora più banalmente, alla caratura tecnica inadeguata di una squadra con troppe scommesse e poche certezze.
Ripartire, probabilmente da una riorganizzazione della società che non può e non deve lasciare in vetrina il solo direttore generale, di certo non infallibile, ma comunque sempre bersaglio di tutte le critiche possibili e immaginabili.
Ripartire da un nuovo progetto tecnico, con un allenatore intorno al quale costruire una nuova identità di gioco e ancora prima di squadra. E la scelta del tecnico, questa volta, è fondamentale così come fondamentale sarà la costruzione di una squadra che, ad oggi, ha veramente poche certezze, ma comunque ce le ha.

E i primi punti saldi sono le scommesse vinte quest’anno.
D’Alterio, un giovane portiere di 22 anni che ha dimostrato di saper essere un punto fermo. Vinicius, il giovane brasiliano, spuntato dal nulla ma che in breve tempo ha conquistato tutti, ma che deve risolvere definitivamente i suoi problemi fisici. Ed infine la grande scommessa vinta quest’anno: Marco Tumminello che è rinato e può diventare ancora più determinante.
E poi due certezze: Giron, che assicura quantità e qualità alla squadra con una corsa infinita e un piede delicatissimo; e Guido Gomez: la serietà e la dedizione al potere.

Giatur