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Mezzogiorno di fuoco allo Scida: il Crotone si gioca la credibilità

Michele Affidato- Banner News

Se c’è qualcosa di più importante dei punti salvezza, in questa fase del campionato, è la credibilità. Il Crotone targato Zenga, nelle sue dieci partite, ha conquistato nove punti (due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte), di certo non un percorso esaltante, ma in queste dieci partite i rossoblu hanno guadagnato credibilità, che si trasforma nel rispetto degli avversari, nell’entusiasmo dei propri tifosi, nella qualità del gioco che si esprime in campo, in consapevolezza nei propri mezzi da parte della squadra.

Mister Zenga è riuscito a dare credibilità a questa squadra, ma la partita di domani contro la Spal rischia di mettere tutto in discussione. La posta in palio, quindi, è ben più alta dei tre punti. Da questo momento in poi c’è da guardare la classifica e i tre punti di domani, la vittoria contro una diretta concorrente, e magari il sorpasso di qualcuno che sta davanti (il Sassuolo gioca in casa contro la Lazio) potrebbero dare al Crotone più credibilità e più tranquillità. Domenica scorsa, a Benevento, mister Zenga ha provato quelle novità tante volte annunciate. Ha modificato il centrocampo ponendo Ajeti davanti la difesa e spostando Mandragora a mezzala, ma soprattutto ha modificato l’attacco provando Nalini come punta di movimento.

Nella ripresa, Zenga è tornato sui suoi passi riproponendo il suo solito sistema di gioco. Sistema che, molto probabilmente, rivedremo in campo domani, con l’inserimento a centrocampo di Barberis a mezzala e Mandragora utilizzato di nuovo come regista basso, con Benali libero di inventare. Anche se Zenga ha fortemente difeso la scelta Ajeti, così convintamente che potrebbe anche riproporlo domani. Mentre in attacco si tornerà ad una punta di peso supportata da due ali tecniche e veloci come Ricci e Nalini. Zenga, infatti, deve fare i conti anche con l’infermeria che, purtroppo, ne riduce la capacità di scelta. Stoian è ancora fermo ai box. Festa e Simic hanno lavorato a parte.

Sampirisi, invece, si è completamente ripreso e potrebbe giocare sin dall’inizio, anche se sostituire Faraoni, in un ottimo momento di forma, non sarà facile. Ma come si dice sempre in questi casi: ad avermi di problemi così. Altra buona notizia arriva da Tumminello che, finalmente, si è riunito al gruppo ma che per trovare la forma avrà bisogno di tempo ancora. L’unico dubbio del mister, quindi, sembra essere quello della punta centrale. Budimir non riesce a convincere. L’attaccante croato appare sempre insicuro in ogni giocata, certo generoso, ma perennemente incerto. Trotta, in questa fase, sembra dare più certezze e si candida a partire titolare. Giatur



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