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Mercato fermo, si attende la sentenza sul Chievo

Michele Affidato- Banner News

Il mercato, anche se ancora non è ufficialmente iniziato, è già entrato nel vivo, e le squadre stanno mettendo in campo tutte le proprie strategie per costruire rose competitive al fine di raggiungere gli obiettivi che si sono preposti.

Anche il Crotone, dopo aver accolto il nuovo allenatore, sta cominciando a guardarsi intorno con più interesse, cercando gli uomini giusti indicati da mister Stroppa.

Ma mentre gli occhi dei tifosi sono rivolti alla Russia per seguire i mondiali, e gli addetti ai lavori sono impegnati negli alberghi milanesi in infinite ed estenuanti trattive di calciomercato, c’è una notizia che, ad oggi, è passata quasi inosservata, ma che in realtà potrebbe assumere risvolti importantissimi soprattutto per il Crotone.

Nei giorni scorsi la procura federale ha deferito i presidenti di Chievo e Cesena “per aver sottoscritto – si legge nel comunicato ufficiale della Procura – le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente”. In pratica fra il 2015 e il 2017 il Cesena avrebbe acquistato dal Chievo giovani calciatori per un totale di 23 milioni di euro, dando la possibilità al club veronese di realizzare plusvalenze gonfiate.

Questo ha consentito al Chievo l’iscrizione al campionato nelle ultime tre stagioni, pur in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.

Per questo tipo di reati, la massima sentenza prevista dal Tribunale Federale è il declassamento della squadra all’ultimo posto del campionato appena terminato. Se così fosse il Crotone ritornerebbe inaspettatamente nella massima Serie, essendosi classificata terz’ultima nella scorsa stagione.

Chiaramente questa notizia ha fatto alzare le antenne di Gianni Vrenna che ha dichiarato: “Abbiamo appreso notizia del deferimento del Chievo e staremo attenti a quello che accadrà. Staremo attenti a questa storia molto più che alle vicende del Parma perché in questo caso siamo tirati direttamente in ballo noi”.

Chiaramente una eventuale sentenza positiva per il Crotone avrebbe l’immediata conseguenza di un radicale cambiamento nelle strategie di mercato. Se il Crotone dovesse tornare in Serie A, lo farebbe per restarci e quindi gli uomini di mercato rossoblù dovrebbero allestire una rosa competitiva per questo campionato. Tant’è che il mercato, soprattutto in uscita è stato bloccato. Uomini come Ceccherini, Martella, Faraoni, Benali, Rohden e Simy, molti dei quali già con le valigie pronte, tornerebbero utili alla causa rossoblù, stravolgendo di fatto le dinamiche del mercato pitagorico.

La speranza, quindi, è che il Tribunale federale si esprima in tempi brevi, così da consentire al Crotone di allestire la miglior squadra possibile. Chiariamoci, se non ci fosse alcun ripescaggio, resta il fatto che il Crotone vuole fare un campionato da protagonista anche in cadetteria, un campionato da vertice, per cui serve una rosa adeguata.

Mister Stroppa ha già dato la sua lista dei nomi, e visto che le richieste dell’allenatore sugli impianti di allenamento sono state ascoltate, vuoi vedere che anche i desideri di mercato di Stroppa verranno esauditi?

Il feeling tra società e allenatore è già evidente, lo si è compreso in modo palese dalle parole di Ursino. Ora quel feeling dovrà trasformarsi in armonia magari cominciando proprio dagli acquisti e da un allestimento di una rosa veramente competitiva, al di là del campionato a cui ci si dovrà iscrivere…
Giatur



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