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L’Inter contro Zenga: questione di cuore e di punti

Michele Affidato- Banner News

Una fame di vittoria diventata atavica, quella di cui ormai soffre l’Inter: perché l’appuntamento col successo manca ormai da due mesi esatti, durante i quali i nerazzurri sono scivolati inesorabilmente dal vertice della classifica al quarto posto.

Che, ben inteso, è comunque l’obiettivo minimo fissato a inizio stagione, in quanto garantirebbe l’accesso alla fase a gironi di Champions League, torneo al quale l’Inter manca da troppo tempo e dove ritornare, sarebbe cruciale anche per le necessità economiche. Ma è innegabile che l’Inter che sabato sera sfiderà il Crotone è, ancora una volta, al centro di una situazione alquanto critica.

Latitano i risultati, latita soprattutto il gioco, i volti e i toni amari di Luciano Spalletti dopo il pareggio di domenica con la Spal sono la sentinella dell’umore interista.Pertanto, l’Inter è inchiodata alla necessità di ottenere tre punti, per scacciare le paure e riprendere la corsa. Chiusa una sessione di mercato di gennaio sfibrante, adesso gli alibi per il gruppo nerazzurro sono finiti. Serve riprendere al più presto il discorso interrotto bruscamente dopo la cinquina col Chievo; e anche se di fronte ci sarà la squadra allenata da Walter Zenga, un ex storico della squadra, uno che godrà sempre di un credito illimitato di affetto, certamente ricambiato, da parte del tifo nerazzurro, lo spazio per i sentimentalismi sarà davvero pochissimo. Anche se in casa nerazzurra sanno che non si preannuncia una partita così comoda come sulla carta.

Il Crotone si presenterà con una carica agonistica importante, specie dopo i fatti di domenica col Cagliari, e il ricordo della difficile gara d’andata, in tal senso, è ancora vivo: il Crotone, all’epoca ancora allenato da Nicola, imbrigliò molto bene i nerazzurri spaventando anche Handanovic decisivo in un paio di circostanze, prima di capitolare a otto minuti dalla fine per via del guizzo di punta di Skriniar, prima che Perisic chiudesse i conti per l’esultanza liberatoria (e un po’ smodata) del tecnico di Certaldo. Era, quella, un’Inter che stava comunque costruendosi le sue certezze, quelle che sono finite smarrite chissà dove in queste ultime settimane e che vanno ritrovate quanto prima.

Spalletti, che rischia di dover fare a meno di Icardi causa problemi fisici, può puntare dall’inizio sul neo arrivato Rafinha. Il tutto per ottenere un bottino cruciale per nerazzurri e rossoblu: gli applausi per Zenga non mancheranno, ma una volta fischiato l’inizio il cuore sarà lasciato altrove.

Christian Liotta 

FcInterNews.It



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