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#FoggiaCrotone | Qui Crotone – Il Crotone di mister Baldini è ancora oggi un rebus tattico

Michele Affidato- Banner News

#FoggiaCrotone – Come sarà il Crotone di Baldini? Quali differenze vedremo dalla squadra di Zauli? Che atteggiamento avranno i rossoblù in campo con il nuovo allenatore in panchina?
Sono queste le domande che si pongono i tifosi pitagorici e che troveranno risposte soltanto lunedì sera quando il Crotone scenderà in campo allo Zaccheria contro il Foggia.

Il mister ha già dichiarato che partirà da un 4-2-3-1 che secondo Baldini, è uno dei sistemi di gioco che consente di attaccare meglio.
In realtà un modulo che già conosciamo dall’anno scorso visto che fu la prima novità apportata da Zauli al suo arrivo per cercare di esaltare le qualità di D’Errico.
Il Palermo di Baldini, che ha conquistato la Serie B vincendo i playoff, utilizzava uno schema ancora più offensivo: il 4-1-3-2, con i cinque giocatori d’attacco che, in fase di non possesso erano in marcatura ad uomo sui difensori avversari per attuare un pressing altissimo e riconquistare subito palla.
Ma i numeri e gli schemi contano poco, è molto più importante il come questi vengono realizzati. Il problema del mister, ad oggi, è quello di comprendere se gli uomini che ha a disposizione sono o meno “utili” al tipo di gioco che vuole fare, anche se Baldini è noto per “modellare” i giocatori adattandoli a ruoli non proprio consoni al proprio curriculum: Giron, per esempio, a Palermo ha giocato anche come esterno d’attacco destro.

Proviamo ad immaginare come potrebbe schierare la squadra partendo chiaramente dalla difesa e dando per scontato l’utilizzo di Dini in porta.
Nella linea difensiva a quattro, Baldini ha molte alternative, almeno due per ruolo.
Come terzino destro può giocare Rispoli o in alternativa Leo, mentre sulla corsia mancina ci sono Giron e Crialese. Per i due posti di centrali difensivi c’è abbondanza di uomini: Loiacono, Battistini, Giron e Bove sono possibili scelte immediate, senza dimenticare gli infortunati Papini e Altobelli che potrebbero tornare utili più avanti. Primo rebus, invece, è nel duo di centrocampo. Quando si gioca a due, solitamente, si schiera un regista e un incontrista, ma mentre i registi in squadra sono due, Zanellato e Felippe, di incontristi puri ce n’è uno solo Vinicius, non in prefette condizioni fisiche. Con Zauli, Vitale ha spesso giocato come secondo e all’occorrenza è un ruolo che può ricoprire. Stronati, D’Angelo e Costa sono mezzale, forse più adattabili nella fase offensiva che non sulla mediana. Per quanto riguarda gli uomini d’attacco Baldini ha a disposizione Tribuzzi e D’Ursi come esterni, Kostadinov nella sua carriera ha giocato anche da trequartista e poi ha tre punte centrali, Gomez, Comi e Tumminello, anche se quest’ultimo non sarà ancora disponibile per almeno un’altra settimana.

Giatur



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