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#LazioCrotone | Mister Cosmi: «Ho visto i ragazzi negli spogliatoi, non meritavano di perdere»

Michele Affidato- Banner News

#LazioCrotone | Ha visto la partita dalla tribuna dello Stadio Olimpico di Roma. Per il tecnico rossoblù Serse Cosmi, è stata la seconda trasferta da quando è entrato nello staff tecnico del Crotone Calcio per guidare la squadra nel campionato. La sfida salvezza è ancora aperta: l’atteggiamento è cambiato, così come la mentalità di stare in campo e lottare su ogni pallone. Si è visto anche con la Lazio, una big nel calcio italiano, con una sconfitta arrivata all’ultimo, prima del triplice fischio. Ed è stato Felipe Caicedo a salvare la Lazio, mentre il Crotone ha messo molto in una partita in cui non ha sfigurato. E Simy, tornato titolare con la gestione Cosmi, ha realizzato 12 goal in campionato, pareggiando i conti con la Lazio di Simone Inzaghi, trovando ad inizio ripresa trovano il pari dopo pochi minuti.

Al termine della gara è stato il tecnico Cosmi a prendere la parola, iniziando dal mancato goal di Rispoli, subentrato in partita: «Sono gesti tecnici che purtroppo da fuori sembrano che debbano avere una conclusione diversa, ma poi chi sta in campo ci sono gli avversari, la Lazio ha un grande portiere.  La partita non va ridotta a questo episodio, io credo di poter dire che insomma l’abbiamo affrontata all’inizio con troppo timore, abbiamo subito un goal evitabilissimo anche se la conclusione è stata bellissima, solo un giocatore di grande classe come Milinkovic può fare, però la difesa a cinque non può subire un goal come l’abbiamo subito noi. Poi in un momento in cui sembrava tutto maledettamente complicato c’è stato il pareggio di Simy e abbiamo preso fiducia, abbiamo ripreso fiducia da quell’episodio, e poi secondo goal è stato un bel tiro, quando giochi con queste squadre non puoi prendere goal e nel primo e nel secondo caso indisturbati, con giocatori che spesso riescono a farti male.

Poi dopo il pareggio devo essere sincero non ho visto tanto, se non l’occasione di Immobile, però c’è stata quella di Rispoli, ma credo che la partita prima delle sostituzioni fosse incanalata verso un pareggio, almeno da fuori non vedevo particolare pericolosità. Poi c’è stato un tiro sbagliato che si è trasformato in un assist e lì è stato bravo Caicedo a realizzare e quindi siamo ovviamente amareggiati quando perdi a cinque minuti dalla fine è inevitabile che il rammarico c’è».

La squadra sta sul pezzo, sa reagire, ribatte, il Crotone rimane in partita: «Il punto non avrebbe stravolto la nostra classifica nei numeri, però sicuramente avrebbe dato un’ennesima boccata di ossigeno, ma sopratutto un’autostima che questa squadra va cercando: la vittoria col Torino aveva contribuito a questo, e pareggiare contro la Lazio a livello psicologico sarebbe stato importantissimo. Però non mi abbatto sicuramente, la squadra deve riposare, perchè a livello nervoso è un po’ stressata, quindi deve recuperare due giorni di riposo. Dopo di che ci rimettiamo dentro il nostro campionato, sapendo che bisogna preparare bene la partita, recuperare le energie, io non posso dire veramente niente ai ragazzi, anzi li ho visti particolarmente delusi negli spogliatoi, erano dispiaciuti, non meritavano di perdere. Per il valore della Lazio, per il nostro, e per quello che avevano messo in campo credo che il risultato magari poteva essere diverso, lo accettiamo ovviamente con grande sportività. C’è solo da riposare e rimetterci in riga perchè noi abbiamo preso un impegno, ovvero di ridare dignità al nostro campionato, alla società, ai tifosi, e sopratutto a loro stessi, ai giocatori, in questo ci stiamo riuscendo. Se continuiamo così magari partite come queste non le perdi a cinque minuti dalla fine».

L’attacco funziona, ma la difesa è ancora debole: «Il primo goal subito con una difesa a cinque, quella è una palla che non esiste, non esiste che un calciatore pur bravo riesce a calciare da solo: quella è una situazione non di reparto ma individuale. Bisogna individuare nella lettura di alcune situazioni, sono quelle che prima e anche nella mia gestione hanno punito la squadra.  Perchè prendi goal come quello di Ilicic, di Sanabria, oggi quello di Milinkovic, cioè bisogna essere onesti, c’è del merito negli avversari. Cerchiamo di limare questi aspetti che sono individuali nella lettura di certe cose, e poi bisogna avere più coraggio, perchè è vero che abbiamo fatto goal, però non abbiamo forse capito che correndo con più consapevolezza potevamo creare più occasioni. Ho parlato con la società di essere tranquilli: abbiamo una squadra che onorerà la maglia: ma nel calcio c’è di tutto. Il Crotone ce lo ha insegnato qualche anno fa».

Danilo Ruberto



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