CAMPIONATO
#CrotoneFoggia | Qui Crotone – E’ l’ora della verità, Zauli cambia e punta sull’attacco
#CrotoneFoggia | Qui Crotone – Una settimana che andrebbe riavvolta, rivissuta e infine raccontata per bene.
A Crotone le cose non sono mai facili, e forse proprio per questo sono ancora più belle.
Zauli passa da esonerato a condottiero, la squadra tira fuori il carattere e si schiera a difesa del proprio allenatore, il presidente ritorna sui suoi passi, tenendo più l’atteggiamento del buon padre che non quello del proprietario. E tutto questo nella settimana che precede una delle partite più difficili del campionato: quella contro il Foggia, vera bestia nera del Crotone della scorsa stagione.
E se non bastasse tutto questo per oggi le previsioni parlano di pioggia e vento fortissimo, non proprio le condizioni ideali per una squadra tecnica che ama giocare palla a terra.
Ma le cose si sanno se devono andare male, andranno peggio, ma se devono andare bene allora sarà un successo.
Non c’è fatalismo in queste parole, così come non c’è fatalismo nell’ambiente rossoblù.
L’impressione è che a casa Crotone oggi domini la determinazione e ancora di più la voglia di vincere.
Con D’Errico out (si teme la rottura del legamento), forse per tutta la stagione, e uno Schirò tirato fuori dal cilindro e reintegrato in squadra, Zauli deve ricominciare tutto d’accapo.
La squadra, in questi ultimi due mesi, era stata costruita per attendere D’Errico, all’illusionista si voleva dare il tempo di entrare in forma ma nel frattempo l’identità si costruiva intorno a quel 4-2-3-1 che sembrava fatto apposta per esaltare le qualità del fantasista.
Ma senza D’Errico la musica cambia. E probabilmente anche il modo di stare in campo del Crotone.
Le esigenze di Zauli sono più di una. La prima è quella di dare copertura e più solidità alla difesa. La seconda è quella di dare più peso e pericolosità all’attacco.
Tutto questo porta ad un cambio di modulo e probabilmente anche ad un cambio negli interpreti. Zauli sta pensando di passare alla difesa a tre così da poter sfruttare le due punte.
Cambia, quindi, anche il modo di approcciarsi all’area di rigore avversaria, perchè con due punte, magari di peso come Gomez e Tumminello, ci vogliono tanti cross, tanti palloni in area per dare la possibilità ai due attaccanti di essere il più pericolosi possibile.
Giocatori come Giron, Tribuzzi e D’Ursi saranno chiamati agli straordinari, sono loro gli interpreti delle due fasce, loro quelli che possono innescare le punte rossoblù. Senza perdere di vista quel centrocampo a tre che potrebbe vedere lo stesso Tribuzzi interpretare il ruolo di mezzala, magari sfruttando anche la sua capacità di spinta e il suo tiro. Tutti pensieri, questi che tra qualche ora, lasceranno spazio al campo, che poi è l’unico reale giudice.
Giatur
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