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Crotone Calcio | Ursino: «Retrocessione? Sarebbe una grossa perdita per una città che vive di calcio»

Michele Affidato- Banner News

Crotone Calcio| Iniziata la settimana che condurrà il Crotone alla sfida interna contro il Perugia, match in programma domenica 3 aprile alle ore 15:30 allo Stadio Comunale “Ezio Scida”. Bocche cucite in casa rossoblù e a parlare, intervistato da TmwRadio è stato il diesse degli squali Beppe Ursino.

«Quando retrocedi dalla Serie A alla B l’ambiente è più distaccato, manca un po’ di entusiasmo. E poi la pandemia, visto che il pubblico è il nostro dodicesimo uomo. Dopo tante partite giocate bene senza far risultato, la squadra è andata in depressione: a gennaio abbiamo dovuto cambiare molti giocatori, ora invece esprimiamo un buonissimo calcio. Speriamo di fare un’altra impresa».

Il Milan vi ha contattati per Messias?

«Ancora non c’è niente, il Milan non si è fatto vivo ma c’è tempo. Il suo impatto nei rossoneri? Positivo, ma può fare molto di più con un allenatore come Pioli. Al Milan può starci tranquillamente, è un giocatore e professionista ottimo: vediamo cosa succederà, ma lo meriterebbe. E gli auguro di vincere lo Scudetto, farebbe una cosa che nel calcio non è riuscita a nessuno».

Per un Messias che gioca un Simy che non sembra rispettare le aspettative.

«Lui deve trovare allenatori che fanno giocare le squadre in un determinato modo, a Crotone ha avuto al fortuna di trovarne che andavano specialmente sugli esterni. A Salerno nelle difficoltà veniva tolto subito, ma lui ha bisogno di fiducia: all’inizio ne ebbe anche con noi, ma giocava quasi sempre. Quando prendo un giocatore è perché serve per caratteristiche, alla Salernitana non è successo».

Il direttore vede una squadra favorita per la promozione.

“Monza. Hanno la squadra più forte e un allenatore che sa vincere i campionati. Per il resto sarà battaglia, mi piacciono però anche Cremonese e Lecce».

Un’eventuale retrocessione minerebbe qualsiasi certezza?

«Siamo una società modello, senza una lira di debiti e con pagamenti puntualissimi: quando viene la COVISOC, guarda il bilancio e se ne va. Conoscendo il grandissimo presidente Vrenna non si scoraggerebbe, ma sarebbe comunque una grossa perdita per una città che vive di calcio».



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