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Crotone Calcio | Ritratto di Silvio Baldini: “Sono un uomo del popolo”

Michele Affidato- Banner News

Crotone Calcio | E’ arrivato questa mattina in sala stampa avvolto da un cappotto giallo, con una sciarpa ben stretta.  Anticipato dal patron Gianni Vrenna, Silvio Baldini ha alzato la mano salutando i giornalisti presenti in conferenza stampa, prima di sedersi e cominciare la conferenza di presentazione.

Davanti la sala stampa gremita, v’era un uomo semplice, vero, con una leggera inflessione toscana, e una persona ben stretta ai valori della sua famiglia. Ha menzionato il padre, un uomo semplice, con i sacrifici di una volta, e dunque il calcio non riveste per mister Baldini un ruolo economico, ma una veste di emozione, perchè fa sentire “liberi”. E per tornare ad allenare “bisogna ritrovare sè stessi, come ho fatto tanti anni fà nei boschi con i miei cani a cercare i funghi”.

Un uomo schietto, scevro da cerimoniali:“Non ho iniziato subito a parlare di mister Zauli perchè sarebbe stato di circostanza, lo conosco da tanti anni, è stato un mio calciatore, e conosco il suo valore – ha detto  – ora dobbiamo portare il Crotone più in alto possibile e ieri con il presidente ci siamo confrontati sulla la rosa dei giocatori e sulle caratteristiche”.

Ma di caratteristiche ne ha anche lo stesso neo tecnico del Crotone Calcio il quale si è definito una persona atipica: “Non faccio nessun stravolgimento, non vengo qui per dire che devo fare dei risultati. Prima viene il cuore e poi viene la testa, noi sicuramente saremo una squadra che può veramente ribaltare quello che è successo, ma non perché io sono più bravo di Zauli, voglio fare una una cosa diversa da un punto di vista emotivo”.

Mentre state leggendo questo ritratto, oggi si è svolto il primo allenamento della rosa con Baldini: “Io non insegno niente. Io cerco di essere utile, voglio essere come il loro padre, ma il loro padre nel senso di amico, però sapendo che io sono il loro allenatore io rispetto ma lo voglio pure, anche perché se non me lo danno me lo prendo È per quello che poi tante volte si risulta persone atipiche o un po’ particolari”.

Ed è tornato poi a parlare di libertà nel calcio, quello dei sentimenti più puri, dove “in campo si trova Dio” e la voce dei tifosi emoziona: “Nella difficoltà dimostri che uomo sei, quindi è nella difficoltà che l’uomo dimostra le sue virtù. Questo entusiasmo bisogna cercare di portarlo alla squadra, portarlo ai giocatori, portarlo come stimolo nel cercare di dare delle risposte positive. Quando veniamo allo stadio i nostri tifosi sono felici, perché come tutti voi sapete il tifo è una cosa fondamentale per riuscire a superare le difficoltà”.

In una città come Crotone, ha sottolineato, il calcio è anche riscatto di un intero territorio. “Possiamo veramente creare la magia, e la magia poi ti può coinvolgere una città, una squadra, e io mi ci tuffo perché è lì che io mi sento, io sono uno della gente, sono uno del popolo, sono uno che vuol vivere vedendo la felicità degli altri”.

Poi è tornato sulla libertà: “L’uomo è libero quando è trasparente, è puro quando non si nasconde, e sapendo di essere così ci sono molti pericoli, che devi sconfiggere con la tua onestà e soprattutto con la tua dignità,  e in un ambiente come quello calcistico le mie parole sono difficili”.



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