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Crotone Calcio | Conti: il direttore sportivo silente che ama far parlare il campo

Michele Affidato- Banner News

CrotoneFabio Massimo Conti, da quest’estate, è il nuovo direttore sportivo del Crotone. A 42 anni, nonostante la giovane età, ha alle spalle una buona esperienza, fatta sui campi della provincia.
Un uomo che esprime valore, non solo sportivo e calcistico, riservato ma mai remissivo, con la voglia di mantenere sempre un “low profile” per lavorare meglio dietro le quinte ma non tirandosi dietro e mettendoci la faccia quando è necessario.
Fabio, al di là del calcio, ama viaggiare ma soprattutto ha una vera passione per gli animali ed in modo particolare per i cani: sinonimo di una sensibilità non indifferente.

L’Intervista

Partiamo proprio dai primi giorni in rossoblù, arrivato a Crotone, qual è stato l’impatto con la società e con la città?

Sono stato accolto subito al meglio sia dal direttore generale e dal Presidente che da tutte le persone che lavorano qua dentro. sono arrivato a Crotone in estate, immagino che sia il periodo più vivo per una città di mare. Crotone è molto bella, non c’ero mai stato al contrario della Calabria che avevo visitato da turista, soprattutto quando da piccolo venivo in vacanza con la mia famiglia. Mi sono ambientato rapidamente e mi trovo molto bene anche a livello personale, al di là del lavoro, nel rapporto che vivo quotidianamente con la città. Mi sono trovato subito a mio agio in una città che posso dire a misura d’uomo.

Arrivati alla seconda giornata del girone di ritorno, possiamo cominciare a fare un primo bilancio del lavoro fatto?

Stiamo facendo un campionato non importante ma di più. Credo ci sia grande soddisfazione da parte di tutti. Mi auguro di continuare così anche nel girone di ritorno, anche se sappiamo che questi sono molto più tosti e difficili delle andate. Soprattutto quando si incontrano le squadre che lottano per mantenere la categoria danno il tutto per tutto. Diventano difficili, paradossalmente, più queste partite che quelle contro le squadre di alta classifica, anche perché le squadre che lottano per il vertice, lo fanno dalla prima giornata. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e continuare a proseguire il percorso intrapreso.
Conti è arrivato a Crotone proprio in una fase di “rifondazione” e ha formato con il direttore generale, Raffaele Vrenna, una delle coppie dirigenziali più giovani del calcio italiano.
Non sono un amante delle statistiche e quindi non so se siamo realmente la coppia più giovane, ma so che abbiamo voluto portare una ventata di novità. Mi sembra che il lavoro che si sta facendo stia già dando risultati, al di là dell’età e di altri fattori numerici.

Il Crotone protagonista di questo mercato invernale. Difficile vedere al 12 gennaio una squadra già rinforzata con nomi importanti come D’Errico.

Il mercato di gennaio tendenzialmente si accende nella parte finale, ma bisogna tenere presente che, comunque, nel mese di gennaio si gioca e, quindi, se c’è la possibilità per fare gli innesti prima possibile è un vantaggio, intanto perché si integrano prima nel gruppo (un po’ di tempo ci vuole sempre anche per il mister che deve conoscere meglio il nuovo arrivo), che è qui da luglio. Sono stati presi dei giocatori che erano necessari per andare a risolvere piccole situazioni che andavano affrontate. Sono arrivati giocatori importanti, di grande qualità in mezzo al campo come D’Errico, D’Ursi che è un giocatore di gamba, veloce e tecnico. e Cernigoi che aggiunge centimetri e fisicità all’attacco.

Una squadra che fa record di punti nel girone d’andata (mai nella sua storia il Crotone ha fatto tanti punti come quest’anno) e che sta facendo un grande campionato. Come si fa a rinforzarla?

Non è facile! Già pensare di rinforzare una squadra che ha fatto questi risultati non è semplice. Andare a migliorarla ancora non è facile. C’è un lavoro che viene fatto dalla dirigenza, coordinato con lo staff tecnico, per intervenire in maniera chirurgica dove necessita e per alzare il livello che era già alto. Poi sarà il campo a dire se abbiamo lavorato bene o meno. Noi siamo convinti di aver operato le scelte giuste.

C’è qualcosa che l’ha stupita in questo girone d’andata, qualche giocatore?

Non amo parlare dei singoli e quindi non lo farò, ma penso che la cosa che ha stupito piùdi altre in questo girone d’andata è la costanza di rendimento che abbiamo avuto. Anche dopo le due sconfitte che abbiamo subito ci siamo rialzati subito e abbiamo ripreso il cammino interrotto, dimostrando sul campo ce questa è una squadra con gli attributi ed è ottimamente guidata dall’allenatore e dallo staff tecnico. E non è detto che quando perdi una partita poi fai un immediato filotto di risultati positivi. Secondo me questa è la cosa più importante vista nel girone d’andata.

Il direttore generale ha elogiato il lavoro di squadra tra lui, il tecnico e il direttore sportivo. Posso dire un lavoro silente, che, soprattutto sul mercato, fa del silenzio la sua arma vincente?

Io preferisco lavorare sempre a fari spenti, penso paghi alla fine. Il mercato di Serie C è difficile perché la concorrenza non è fatta soltanto dalle squadre contro cui giochi la domenica, ma anche dalle squadre degli altri due gironi. Secondo me, soprattutto quando si tratta di nomi importanti, è meglio lavorare in questa maniera, soprattutto poi nel mercato di gennaio, dove è più difficile andare a centrare quelli che possono essere gli obiettivi, anche perché in estate c’è un ventaglio di scelte più ampio.

Sempre il direttore generale ha centrato tutto il suo ragionamento sul progetto tecnico del Crotone.

Anche io quest’estate ho sposato il progetto tecnico che mi è stato presentato dal direttore generale e dal presidente, così come ha fatto il mister. Quel progetto che stiamo portando avanti e fino a qui sembra stia dando i risultati.

Gli obiettivi di questo mercato invernale sono stati individuati con largo anticipo?

In base a quelle che sono le esigenze e le necessità proviamo a lavorare per tempo, poi non è detto che se individui tizio poi prendi tizio. C’è bisogno di tempo per riuscire a raggiungere i tuoi obiettivi di mercato e quindi lavorare per tempo e, come ho detto prima, sotto traccia dà qualche vantaggio.

Sembra che il Crotone quest’anno sia una meta ambita per i giocatori, non è stato molto difficile convincerli a venire a Crotone vero?

Non mi sembra che ci siano state difficoltà nel convincere i giocatori a venire a Crotone, anzi, mi sembra che chiunque abbia deciso di venire qui l’abbia fatto con grande entusiasmo, sposando un progetto importante. Ho avvertito la voglia di venire al Crotone, una delle società fra le più importanti nel panorama calcistico italiano.

D’Errico nella conferenza stampa di presentazione ha dichiarato che è venuto al Crotone per vincere il campionato. Ventata di ottimismo o è realmente possibile arrivare primi?

Credo fermamente che noi dobbiamo continuare a pensare a noi stessi, continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi e sono convinto che proseguendo così su questo percorso, alla fine possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Poi è normale che chi viene a giocare nel Crotone viene per vincere.

Giatur



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