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#AvellinoCrotone | Qui Avellino: Esame di maturità per Trotta e compagni

Michele Affidato- Banner News

#AvellinoCrotone – Un’aria di ritrovato entusiasmo. Che va dosato, misurato. Perché una rondine non vuol dire primavera. Nonostante per l’Avellino, sembra essere iniziata – per davvero – un’altra stagione.

Di maggiore consapevolezza innanzitutto. È quello che è sembrato evidente nella gara del Viviani di Potenza, vinta – finalmente – nel carattere e nella prestazione.

Baricentro alto, palla a terra, continue triangolazioni, dialogo tra i reparti. Tutto quello che fino ad oggi era, evidentemente, mancato. Così come il carattere di squadra, la tenuta del campo per gli interi 90’, il temperamento giusto per non disunirsi anche alla rimonta dei locali. Tutto ritrovato.

Come i gol, quattro in una sola gara ed in trasferta. Roba da stropicciarsi gli occhi. E poi la ciliegina sulla torta. Michele Marconi, il nuovo Messia d’area di rigore, il bomber perduto, dal dopo Castaldo. Bomber vero, regalo della società a Rastelli nell’ultimo giorno del mercato invernale.

Il mercato. Quello che, se da un lato ha sbugiardato, con le 11 cessioni complessive, le operazioni estive e il lavoro del duo De Vito-Taurino, ha cercato di correggere il tiro con sei nuovi innesti, centrando l’obiettivo voluto dal tecnico di Pompei. Alzare il livello di qualità e di competitività della squadra.

Altra nota lieta della gara in terra lucana. I cambi. Che finalmente incidono. Rotazioni che danno garanzie di qualità ed affidabilità. La stessa qualità ed affidabilità ritrovata anche da un rinato Trotta. Rastelli non arretra e si prende la sua rivincita. Manda Trotta ancora sulla corsia destra d’attacco ma con possibilità di spaziare su tutto il fronte. E l’ex Frosinone raccoglie la sfida. Vincendola. Mette lo zampino sui primi due gol, prende una traversa, “parla” coi compagni di reparto. Meno responsabilità in fase di finalizzazione con l’arrivo di Marconi. Sì, sembrerebbe essere questa una delle spiegazioni dell’impatto in gara. Il feeling sembra funzionare e alla fine tutti ne guadagnano, anche Russo. Il resto lo fanno Tito e Benedetti. Il primo a suon di cross al bacio, il secondo con una incornata al debutto con la maglia biancoverde. Debutto bagnato dalla fortuna (?!) anche per Michele Marconi. Quanta qualità. Al posto giusto al momento giusto ed a gonfiare la porta. Insomma, la cosa più semplice che si chiede a chi è chiamato a guidare l’attacco.

I singoli a servizio della squadra, la squadra che si fa forte dei singoli. La strada giusta. Che non va, nuovamente, deviata.

E allora col Crotone l’esame di maturità per capire se questo Avellino, un Avellino finalmente griffato Rastelli, sia davvero maturo. E pronto per il salto di qualità definitivo.

Quali le scelte? Dall’Oglio e Aya difficilmente recupereranno, Russo è squalificato, rientrerà dallo stop forzato Auriletto. La sensazione è che l’allenatore dei biancoverdi non legga ancora il momento giusto per cambiare modulo e passare all’attacco a due punte. Diversamente si continuerà col 4-3-3, con novità che potrebbero, però, arrivare negli interpreti. Al posto di Russo, facile pensare a Kanoute. A centrocampo D’Angelo dal primo minuto per Maisto. Ballottaggio aperto ancora in difesa sulla corsia di destra tra Ricciardi e Rizzo con la coppia centrale Moretti – Benedetti che potrebbe invece essere riconfermata. Poco conta. Questo gruppo ha dimostrato solidità e profondità.

Ma serve la prova del nove.

Al Partenio-Lombardi. In casa propria, davanti al proprio pubblico. Lunedì ad Avellino si annuncia tempo da lupi. E nella tana dei lupi, questa volta la sensazione è che sia davvero difficile passare.

Fabiana Di Nardo – IrpiniaTv



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