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Amarcord | Cosimo Sarli: «Crotone ambiente adatto per fare grande calcio»

Michele Affidato- Banner News

Amarcord | Una stagione e mezza ad inizio anno 2000, in un momento storico che vedeva il calcio a Crotone arrivare a livelli mai raggiunti prima, quelli della Serie B. Una prima stagione vissuta intensamente con un sogno Serie A cullato per alcune giornate, quella successiva carica di difficoltà con la successiva amara retrocessione in terza serie.

Tra i protagonisti dei primi due campionati di cadetteria degli squali c’è stato anche l’attaccante Cosimo Sarli, calabrese di Corigliano Calabro, un figlio di questa terra che ha provato a dare lustro alla maglia rossoblù e che non dimenticare quella breve ma importante esperienza calcistica.

Dall’estero all’Italia, facendo tappa a Crotone. Come si è concretizzato il tuo approdo in rossoblù?

«La mia esperienza con il Crotone è durata una stagione e mezza, sono arrivato nel torneo cadetto 2000-2001 con in panchina inizialmente mister Cuccureddu e successivamente Papadopulo. Io non giocavo neppure in Italia, ero all’estero, in pratica mi aveva comprato la Roma e mi aveva girato al Nizza, da lì successivamente venni comprato dal Crotone».

Una città che in quegli anni assaporava calcio di alto livello con il primo approdo in Serie B.

«La città a me è piaciuta subito. Il primo anno abbiamo fatto veramente bene, c’era gente, la città non è ne grande e ne piccola e si vive bene. Poi sono anche io calabrese essendo di Corigliano Calabro dunque mi sono trovato bene».

Dopo diversi anni alcuni rapporti con ex compagni sono andati scemando ma rimane sempre la gioia nel reincontrarsi.

«Non sento qualcuno in particolare ma quando capita in alcune occasioni di incontrarci ci salutiamo, discutiamo di calcio e di esperienze passate. Ritornare a Crotone? Ad essere sincero non mi è capitato, però posso dire che ne sarei felice, sarei sicuramente a disposizione».

Un bel rapporto conservato con la proprietà.

«I presidenti non mi hanno mai fatto mancare nulla e di questo li ringrazio. Posso parlare bene anche degli ex compagni, in particolare nel corso della prima stagione abbiamo fatto molto bene andando persino a sfiorare l’accesso ai Play-Off, un traguardo mai immaginato per un Crotone che muoveva i suoi primi passi in cadetteria».

Ad una stagione di grandi soddisfazioni è corrisposta un’annata successiva con poche gioie.

«Si, il torneo seguente non ci ha dato grandi gioie, è stato un campionato difficile con diversi cambi in panchina che non hanno dato i frutti sperati» I tifosi del Crotone sono rimasti comunque nel cuore nonostante le annate trascorse. «Sopratutto il primo anno ci hanno sostenuto, ovviamente le vittorie hanno aiutato. Erano annate di fame calcistica, anni di entusiasmo».

Da calabrese ha militato anche in altre formazioni della regione come Cosenza e Catanzaro.

«Si ho avuto modo di vestire anche queste maglie in momenti diversi della mia carriera, anche se l’esperienza di Crotone è stata quella di maggiore spessore come categoria».

In questa stagione il Crotone nutre alcune difficoltà di classifica, in un campionato che vede anche la presenza di Cosenza e Reggina.

«Sono felice di vedere un campionato con una nutrita rappresentativa calabrese. Sicuramente il Crotone che viene da una retrocessione deve ripartire e penso che il mio amico Modesto potrà fare bene. Il Cosenza, che ha vissuto incertezze iniziali, penso che potrà essere una delle sorprese della stagione. La Reggina ha un gruppo solido e può fare altrettanto bene».

L.V.

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