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Serie C | Crotone, Vrenna: “Chiedo scusa ai tifosi. Ora ripartiamo tutti insieme”

Michele Affidato- Banner News

Serie C | Fine del silenzio, un silenzio che ha fatto tanto rumore. In mattinata il Crotone è tornato a parlare attraverso le parole rilasciate dal Direttore Generale Raffaele Vrenna. Un lungo incontro nel corso del quale il dirigente degli squali ha voluto porre l’attenzione su quello che ha funzionato e quello che non è andato come doveva nel torneo da poco concluso. Il tema cruciale è stato però quello delle “scuse”, rivolte in modo sincero alla città e alla tifoseria.

Una serie di vicende hanno portato Raffaele Vrenna ad essere messo sul tavolo degli imputati, spesso senza un motivo concreto ma solamente per aver tentato di “vincere” nella sua città. Tanti fatti, tante problematiche snocciolate nel corso della conferenza stampa svolta allo Stadio Comunale “Ezio Scida”.

“Io sono consapevole di essere in questa azienda anche in qualità di figlio del Presidente. Non è una vergogna, anzi, posso dire che per svolgere questo lavoro ho faticato e non poco. Negli anni ho rivestito diverse cariche e non da subito quella di Direttore Generale, ho fatto le mie esperienza operando fuori da Crotone, ho studiato e ho cercato di evolvermi nell’ambito della mia carriera. Tutto questo perchè ho cercato di trovare una mia strada”.

Per Raffaele Vrenna il Crotone è un grande amore prima che un lavoro e un’azienda di famiglia.

“Nessuno mi ha imposto questo lavoro, è una mia passione. Io ho due braccia, due gambe e un cervello come tutti. Voglio precisare: io si, mi occupo anche dell’area tecnica ma non solo. Il mio compito è quello di riuscire ad amministrare un’azienda insieme a mio padre, far quadrare i conti e non è facile.

Noi vogliamo che questa società duri nel tempo, che la città abbia qualcosa di cui vantarsi. Siamo andati in Serie A con giocatori come Simy o Messias che sono stati portati qui dal sottoscritto. Si tende a dimenticare il buono e ricordarsi solo di quelle cattive”.

Negli anni il Crotone è cambiato, ristrutturandosi.

“Il Crotone è cambiato drasticamente al suo arrivo in Serie A. Ha un centro sportivo, se abbiamo un “nome” è anche grazie agli ultimi anni fatti di Serie A e Serie B. Negli ultimi 20 anni il Crotone grazie ai Fratelli Vrenna – e non al sottoscritto – ha fatto 17 anni di Serie B e 3 di Serie A. Io provo a dare continuità, c’è sicuramente gente più capace di me ma costa più di me. Noi cerchiamo di fare le cose fatte in una certa maniera, dare continuità ad un’azienda, cosa che in questo territorio non è facile. Dopo alcuni anni sono andati via per visioni di gestione diverse. Quando sono stato a Vercelli.

Sono ritornato perchè vendendo il Crotone in difficoltà e quei risultati era una sofferenza continua. Sono tornato perchè amo questa città e questa squadra, non potrei essere in un altro posto. Io vorrei essere trattato nello stesso modo in cui viene trattato un professionista: se sbaglio voglio pagare, se faccio una cosa corretta voglio farla per il bene di tutti. Ribadisco le scuse, la mia colpa questa stagione è stata la troppa voglia di vincere. A me piacciono i commenti, le critiche costruttive ma non voglio che si degeneri in offese personali o alla mia famiglia”.



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