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Qui Carpi | Biancorossi a caccia di soluzioni per la svolta

Michele Affidato- Banner News

Il ritiro degli ultimi giorni non sembra essere stato di alcun aiuto alla banda di Fabrizio Castori che oggi si ritorva all’ultimo posto in classifica con soli 5 punti, di cui tre derivati dall’unico successo stagionale nella trasferta di Perugia. Un pareggio con il Cosenza ed il precedente 1-1 con il Brescia sembravano avere ridato speranza ai tifosi biancorossi dopo il terribile inizio di campionato sotto la guida del debuttante Marcello Chezzi. Il gruppo è di quelli più uniti, parola del Capitano Fabrizio Poli, ma i numeri non mentono e rendono giustizia al resto delle formazioni cadette relegando gli emiliani nel fondo della classifica: sono 17 le reti subite in 10 giornate di Serie B, vale a dire 1,7 gol a partita, mentre sono solamente 6 le marcature realizzate, 0,6 a incontro. Vero è che il Carpi non ha mai vantato il migliore attacco del suo campionato e che, come molti grandi del calcio insegnano, le gare si vincono soprattutto con la difesa: lo afferma Arrigho Sacchi, lo conferma uno suo seguace come Fabrizio Castori. Ma il Carpi pecca notevolmente anche nel reparto arretrato e non solo nelle gare dove l’avversario di turno ha come obiettivo la promozione diretta. ”Perdere ci sta, ma non così”: è una delle frasi che ormai risuonano nella sala stampa dello Stadio Cabassi, dove i biancorossi non hanno ancora trovato la vittoria, a discapito dei numerosi rinnovamenti dell’impianto che da fine estate può vantare una nuova curva casalinga e l’aggiunta dei seggiolini in ogni settore.

Numeri, dicevamo. Quelli che non trovano pace nella tattica di mister Castori, al cui comando vi è una formazione costruita per giocare con le 2 punte, ma che spesso e volentieri ha preferito disporsi con il trequartista alle spalle dell’unico attaccante. Dubbi che coinvolgono anche la difesa, solitamente a quattro, ma che in alcuni momenti della stagione ha scelto di sacrificare un uomo per rinfoltire il centrocampo.
Già, ma non solo i numeri, le statistiche e le tattiche stanno condizionando il momento di squadra e ambiente. Il passaggio al nuovo ciclo Chezzi ebbe notevoli difficoltà legate al mercato, con vicende come quella di Gennaro Tutino che ancora fanno ridere e discutere i tifosi biancorossi: l’attaccante si era aggregato alla squadra nel ritiro di Fanano, salvo poi decidere di ritornare al Cosenza dopo neanche una settimana. Nel frattempo il talentuoso Zinedine Machach ha scelto bene di litigare con alcuni compagni e membri dello staff tecnico, finendo per un periodo fuori squadra. Insomma, quell’unione ora giustamente acclamata da Capitan Poli, ma che ci ha messo più del dovuto a concretizzarsi in spogliatoio.

Tanti e complicati quindi i motivi che, sommandosi, hanno condotto il Carpi a questa situazione. Sono periodi dove però la soluzione a volte è molto più semplice da trovare e il primo passo per raggiungerla non è neanche troppo lungo. Si comincia dalla spensieratezza, passando dalla grinta, e concludendo con un pizzico di saggezza. E certo, anche la fortuna ha il suo bel da fare in tutto questo. E questa forse ha già svolto parte del suo lavoro portando al cospetto dell’undici di Castori un Crotone altrettanto in difficoltà, scosso dal recente cambio di allenatore. Sarà il successo contro un avversario anch’esso in un momento poco felice a dare la svolta al campionato del Carpi? Suona cattivo sì, ma il calcio è anche questo. In senso agonistico ovviamente.

Simone Giovanelli
Carpicalcionews.it



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