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Petrilli: «Crotone esperienza bellissima»

Michele Affidato- Banner News

Quattro stagioni con la maglia del Crotone, una esperienza vissuta tra Serie C1 e Serie B che ha fruttato 84 presenze e 2 reti. Una però è rimasta impressa nella storia del club pitagorico, quella portata a segno in casa del Torino e che ha – di fatto  – contribuito a portare a casa un esaltante successo allo Stadio “Olimpico” di Torino. Per Nicola Petrilli rimangono i ricordi di una militanza in Calabria,  con l’emozione di una promozione in Serie B che in pochi forse si sarebbero aspettati nel torneo 2008-2009 di Serie C1, sotto la guida di mister Francesco Moriero.

«Sono arrivato a Crotone attraverso la Juventus a titolo definitivo. Dopo la prima o seconda stagione ho prolungato il mio legame con la formazione rossoblu di un’altro anno, disputando in tutto due annate in cadetteria e due stagioni di Serie C1».

Tra le decine di partite disputate l’ex esterno offensivo ne conserva una in particolare.

«Dire la gara di finale play-off di ritorno a Benevento, della stagione di Serie C1 2008-2009  sarebbe facile, personalmente ricordo con piacere la sfida di semifinale di andata play-off sotto la guida del tecnico Paolo Indiani,  era la stagione di Serie C1, 2007-2008. Quella gara l’abbiamo vinta se non erro con il risultato di 3-2 contro il Taranto all’Ezio Scida, in quella sfida feci gol in scivolata, credo fosse l’1-1 in uno stadio pazzesco. La giornata comunque di Benevento rappresenta il coronamento di un sogno».

Che ricordo conserva dei tifosi del Crotone?

«I tifosi sono sempre stati fantastici. La mia più grande tristezza è stata non essere potuto rimanere altri anni. Mi era stato proposto il rinnovo dalla società, ma ho seguito voci sbagliate preferendo cambiare aria. Sicuramente anche adesso pensandoci avrei voluto rimanere a Crotone. Una bella città un bell’ambiente una esperienza bellissima».

Tra le reti siglate una proprio in casa del Torino, contro la formazione che sarà la prossima avversaria del Crotone in campionato…

«Si, ricordo benissimo quella giornata e quella rete. Avevo promesso il gol alla stampa in settimana, potevo contare su un massiccio tifo fatto fatto da amici e parenti allo stadio. Siglare una rete li, nella mia città è stata sicuramente una cosa bellissima. Esultai come Del Piero dietro la porta con la lingua fuori, da ex Juventino in casa del Torino».

Si sarebbe aspettato un giorno il Crotone in Serie A?

«Non mi sarei aspettato sicuramente di vederla in Serie A. Mi dispiace per la sconfitta contro la Spal perchè una vittoria contro la Spal avrebbe significato veramente tanto. Purtroppo si sono avvicinate quelle dietro e purtroppo si dovrà tornare a lavorare al massimo come si è fatto nelle partite precedenti. Il gruppo in questi frangenti si deve aiutare, non deve perdere pazienza e stimoli e devo poi dire che i tifosi possono fare la differenza dando una mano in più».

Prossimo turno appunto Torino-Crotone, una storia che si potrebbe ripetere. Che gara si aspetta?

«La scorsa settimana ero allo stadio di Torino a vedere il “derby” e non ho visto un bellissimo Torino, anzi… nonostante la gara poco spumeggiante della Juventus, la formazione bianconera è riuscita a vincere. Penso che anche nella gara contro i Granata il Crotone potrà giocarsela e dire la sua».

Una corsa alla salvezza limitata a tre squadre (Crotone, Spal ed Hellas Verona) o con nuove formazioni che potrebbero essere risucchiate?

«Non credo che saranno solamente queste le squadre che dovranno salvarsi, penso che anche il Sassuolo e il ChievoVerona possano rientrare nel lotto delle formazioni in lotta per salvarsi. Entrambe non stanno disputando una grande stagione e dovranno anche loro macinare gioco e punti se vorranno mantenere la categoria».



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