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Crotone Calcio | Ecco mister Baldini: «Qui non ci sono gerarchie, le gerarchie le fa il campo»

Michele Affidato- Banner News

Crotone Calcio – Mister Baldini si presenta alla città: «Non ho paura a metterci la faccia, so che il percorso è difficile ma alla fine, se ci sarà sinergia, arriveremo all’obiettivo».

Pochi minuti fa nella sala stampa dell’Ezio Scida si è conclusa la presentazione del nuovo allenatore del Crotone: Silvio Baldini, arrivato puntualissimo all’appuntamento accompagnato dal presidente Gianni Vrenna, dal direttore  generale Raffaele Vrenna e dal direttore sportivo, Giuseppe Di Bari. Il tecnico oggi pomeriggio incontrerà la squadra, per la prima volta, e dirigerà il suo primo allenamento.

E’ stato proprio il patron delll’ FC Crotone ad aprire al conferenza stampa.
«Ci ritroviamo dopo venti giorni dalla chiusura del mercato. Volevo ringraziare mister Zauli che è stato un anno con noi. I risultati delle ultime sei partite non sono stati quelli che ci aspettavamo e quindi abbiamo deciso di ambiare guida tecnica e la scelta è ricaduta su Silvio Baldini, che conosco da vent’anni. Già vent’anni fa volevamo portarlo a Crotone ma non ci siamo riusciti, ed oggi questo matrimonio siamo riusciti a farlo».

Il presidente ha spiegato anche la dinamica dell’esonero avvenuto dopo la partita del Taranto, così come era già stato all’andata, quando però dopo un confronto con la squadra, il presidente è tornato sui suoi passi.

«Sono situazioni totalmente diverse. Quando all’andata avevo deciso l’esonero di Zauli è venuta da me la gran parte dei giocatori a chiedermi di fare un passo indietro. Sono un padre di famiglia, comprendo alcune dinamiche e non mi è costato nulla tornare sui miei passi. Ora non sono nelle stesse condizioni. Il presidente della squadra sono io. ho preso questa decisione. Nelle ultime sei partite abbiamo fatto cinque pareggi ed una sconfitta, ritengo sia giunto il momento di dare una svolta, anche perchè abbiamo una squadra, a mio avviso, competitiva. La cosa che mi rende più felice è aver trovato la disponibilità di mister Baldini».

Ripercorriamo le tappe. Taranto all’andata, esonero e ripensamento, undici risultati utili consecutivi, poi la sconfitta con l’Avellino. Comincia il girone di ritorno e sono due belle vittorie di qualità contro Catania e Turris, e poi arrivano queste sei gare. La domanda di tutti i tifosi è se la società ha capito cosa è successo in questo inviluppo della squadra.

«Non mi piace entrare nel merito tecnico perchè sono il presidente e ho rispetto dei ruoli. Sei partite con cinque pareggi, io non ho visto una squadra viva, ho notato un po’ di confusione e ho invertito subito la rotta. Tutto qua!».

Mister Baldini ha un contratto solo per questa stagione, e anche su questo il presidente Vrenna ci spiega cosa ha portato a questa decisione.

«Noi avremmo voluto programmare un percorso più lungo con mister Baldini di almeno un anno e mezzo, e questo non cambia perchè siamo due persone che hanno una parola, ma il mister ha preferito fare questa stagione e poi sedersi per dare contiunità a questo progetto. Sono convinto dche sarà così, mi auguro solo in una categoria diversa».

Il direttore generale, Raffaele Vrenna ha voluto esprimere la soddisfazione per l’arrivo di un allenatore di spessore.

«Anche io voglio ringraziare mister Zauli per il lavoro che ha fatto in quest’anno. Penso che da parte mia sia doveroso. Abbiamo portato al Crotone un profilo di alto spessore. Non è stato facile perchè il mister è un allenatore di livello e alto e aveva, di conseguenza, alte richieste, però ha sposato il progetto Crotone e di questo siamo contenti».

Dopo l’in bocca al lupo da parte del direttore sportivo l’attenzione si è spostata sul nuovo allenatore a cui si chiede molto in termini calcistici.

«Sono una persona atipica, sono rimasto ancora legato a certi valori. Per me il calcio non è espressione dei risultati ma di emozioni, perchè tramite le  emozioni si possono ragigungere obiettivi importanti. Tutti sperano che io abbia la bacchetta magica e che possa vincere tutte le partite. Lo spero, a volte può succedere, ma il percorso che io scelgo è sempre il più difficile. Non guardare le cose con gli occhi ma con il cuore, e quando scegli con il cuore il destino ti mette alla prova,  perchè non sempre i risultati non vengono ma se tu ci credi arrivano. I miei giocatori se vogliono fare qualcosa di importante nella loro carriera dovranno imparare a guardare le cose con il cuore. Non è facile. Non ho paura a metterci la faccia, so che il percorso è difficile ma alla fine, se ci sarà sinergia, arriveremo all’obiettivo».

«Il problema di fondo è l’attaggiemento. quando uno fa questo mestiere deve avere la soddisfazione di aver realizzato il proprios ogno da bambino, che non significa un grande ingaggio, ma sentirsi realizzato. Se uno fa ciò che gli piace e lo fa con il cuore, è una persona realizzata. E se noi riusciamo a creare questa simbiosi e far convergere tutti i cuoi verso lo stesso obiettivo, vi posso garantire che non avremo problemi. I problemi ci saranno se vengono fuori gli egoismi. Nel fare questo percorso ci saranno difficoltà e se il giocatore non comprende che la squadra è più importante di lui, non andremo da nessuna parte. Quello che conta oltre al risultato è il percorso che fai per arrivarci».

Il mister parla anche della squadra e di quello che farà da oggi pomeriggio.
«Qui non ci sono gerachie, le gerachie le fa il campo. Chi corre di più, chi ci mette più cuore con me può giocare. Se uno pensa che con me può giocare soltanto perche dicono che è esperto o bravo, a me poco importanta, se è bravo lo deve dimostrare. Io non sono venuto qui per fare il sergente di ferro, sono qui per dare una mano. Non voglio Vorrei essere una persona utile per questi ragazzi. Io credo che se ragioniamo come ragiono io che prima viene il cuore e poi la testa, noi saremo una squadra che può ribaltare la situazione, non perchè io sia più bravo di Zauli ma perchè cerco di fare una cosa diversa dal punto di vista emotivo. Quando io rispetto lo voglio anche, e se non me lo danno me lo prendo. Ho deciso di avere un contratto solo per questa stagione perchè non volevo il paracadute per il futuro. Così anche io ho qualcosa da dimostrare. So che ho la società dalla mia parte, che la società ha progetti importanti. La squadra sa che se facciamo bene tutti possono avere un futuro migliore. Avere un paracadute non avrebbe aiutato ne me ne la squadra. In questa maniera siamo tutti sotto esami e costretti a dare tutto quello che abbiamo».

 



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