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Zenga: «Lotteremo su ogni pallone trascinando i tifosi»

Michele Affidato- Banner News

Una nuova avventura in panchina dopo la parentesi sfortunata alla guida della Sampdoria. Il nuovo tecnico del Crotone, Walter Zenga è stato presentato ai tifosi e alla stampa e non ha nascosto la sua soddisfazione per aver raccolto l’eredità di una panchina, quella pitagorica, che ha lasciato il segno nella precedente stagione creando grande attenzione e aspettativa sul Crotone Calcio. Una scelta dettata sopratutto dalla voglia di dimostrare il suo valore in panchina e dettata da una proposta di una piazza “calda” e passionale come quella di Crotone.

«Voglio ringraziare la società per la grande possibilità che mi viene concessa – ha dichiarato il tecnico -, questa accoglienza riservata questa sera mi ha fatto capire di essere arrivato nel posto giusto. Io nelle ultime due stagioni non ho avuto situazioni particolarmente brillanti come allenatore, capitando nel momento sbagliato nei club dove sono stato. Qui trovo una famiglia, un gruppo abituato a lottare e che ha grandissima voglia di mantenere la categoria, tifosi caldissimi che hanno entusiasmo e che vogliono aiutare la squadra. Da parte mia posso promettere allenamenti con grande scrupolo e normalità perche nel calcio non si inventa niente. Per tutta la gara dovremo essere noi a trascinare la gente e poi se vorranno i tifosi potranno starci vicino supportandoci».

Un pensiero al collega Davide Nicola, autore insieme alla squadra di una grande impresa nel precedente campionato.

«Da collega ci tengo a ringraziare Nicola perchè qui ha dato vita a cose straordinarie – ha rilanciato Walter Zenga -, quello che ha fatto a Crotone non verrà mai dimenticato perchè è stato qualcosa di indescrivibile».

L’obiettivo della squadra rimane invariato, la salvezza al termine della stagione.

«Dobbiamo ricordare come il Crotone è arrivato a mantenere la Serie A. Il Crotone Calcio, la sua città, il suo stadio e la tifoseria hanno una identità ben precisa – ha proseguito il tecnico -, ci sono stati degli scossoni in questa settimana ma non siamo in una situazione drammatica. La squadra è abituata a lottare, la società è abituata a stare vicino alla squadra e i tifosi sono altrettanto abituati a sostenere la squadra: partendo da queste basi, attraverso il lavoro serio, ci sono possibilità di mantenere la categoria».

Una nomina che arriva un giorno prima di una sfida importante come quella di Reggio Emilia in casa del Sassuolo.

«Potrò fare poco dal punto di vista tecnico-tattico ma ho fiducia in chi ha tenuto gli allenamenti in settimana. Io in questo giorno potrò parlare alla squadra e motivarla nel modo corretto. Il Crotone l’ho seguito così come il campionato di Serie A. Dopo la vittoria di Bologna la squadra sembra aver perso quella rabbia e quella cattiveria che l’aveva contraddistinta. Da quel punto in poi qualcosa sembra essere cambiata e vogliamo lavorare su questo per far tornare quell’ardore ammirato in precedenza».

Una rosa tutta da scoprire, per un tecnico che ha visto tante città e tante società differenti in Italia e in giro per il mondo.

«Le mie due salvezze a Catania le reputo due vittorie anche perchè la squadra veniva da una salvezza quasi spareggio con il Chievo, la stagione dopo ci siamo salvati a cinque minuti dalla fine e dopo ancora con sei partite d’anticipo. La rosa del Crotone permette ad un allenatore di svariare in determinate situazioni, parlarne ora è anomalo essendo alla vigilia di una partita importante. Con me ci sarà Benny Carbone ma la squadra ha lavorato con uno staff preparato e avremo tempo e modo di parlare e lavorare sulla squadra».

 



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