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Zenga: «E’ l’atteggiamento che può fare la differenza»

Michele Affidato- Banner News

Una gara difficile che arriva subito dopo l’altrettanta insidiosa gara vinta, sempre all’Ezio Scida contro la Sampdoria (4-1) al termine di una prova maiuscola. Il Crotone si appresta a sfidare la Roma con altrettanta grinta. A presentare la sfida in conferenza stampa è il tecnico Walter Zenga.

«Guardo sempre i miei calciatori, valuto come stanno e le risposte che mi danno e mi regolo di conseguenza. Mi baso molto sulle qualità dei mie calciatori. Stimo molto Di Francesco, lo ritengo bravo e preparato e di conseguenza l’allenatore giusto per allenare i giallorossi».

Un successo, quello con la Sampdoria che non deve distogliere lo sguardo alla lotta punto su punto.

«Subito dopo la vittoria contro i Doriani abbiamo iniziato subito a pensare alla gara contro la Roma. Ho letto con piacere l’intervista di Monchi, ho guardato tra le righe ed è vero: le squadre a questi livelli non possono avere cali di concentrazione. Oggi come oggi quando parli di giocatori come Dzeko o Strootman non hai la sensazione di elementi che possano subire cali di concentrazione e questo è un dato da non sottovalutare».

Per l’allenatore si presenta il traguardo dei cento giorni sulla panchina pitagorica.

«Un bel traguardo, ma devo dire che la squadra si è messa subito a disposizione lavorando al meglio. Appena sono arrivato a Crotone mi sono trovato molto bene e questo è importante. Non bisogna fare tabellini ma lavorare giorno dopo giorno, tenendo alta l’attenzione. L’unica cosa che penso e che bisognerà vincere più partite possibili».

Una squadra che sembra essere cambiata dal suo arrivo, lo dimostra il gioco e l’atteggiamento in campo.

«Bisogna giocare a calcio, tutti mi dicono che bisogna essere aggressivi e determinati. Io dico che bisogna mettete palla a terra e giocare. Il risultato passa attraverso il gioco, siamo consapevoli di dover mettere atto la partita perfetta, anche se ci vuole sempre quel pizzico di fortuna che non guasta, soprattutto contro una grande squadra come la Roma. Ci vuole sempre un atteggiamento positivo».

Capitolo infortuni…

«Non saranno della. Gara Festa, Simic, Budimir, Izco. Per quello che riguarda  Tumminello, lui ha un programma dettato dalla Roma. Dopo l’ultima sosta avrebbe dovuto iniziare a entrare in un contesto di gara. In questa settimana si è allenato così così e mi sono arrabbiato. Ieri l’ho guardato e gli ho detto: senti e se mi fai un quarto d’ora? E devo dire che ha sorriso. Seriamente penso che ancora ci vorrà del tempo, e potrebbe tornare arruolabile dopo Pasqua».



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