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CAMPIONATO

#VeronaCrotone 2-1 I Profondo rosso per il Crotone

Foto: FcCrotone.It
Michele Affidato- Banner News

Domenica pomeriggio di passione per il Crotone che a Verona incrocia il suo passato: Ivan Juric.
Mister Stroppa vuole una reazione da parte della sua squadra dopo le batoste contro Inter e Roma, per ricominciare la corsa verso la salvezza, ma soprattutto interrompere da subito questa serie negativa.
L’allenatore rossoblu continua a cambiare e inserisce Djidji, alla sua prima da titolare, in difesa con Golemic che prende il posto dell’infortunato Marrone e Luperto, panchina per Cuomo e Magallan. A centrocampo novità sulla destra con Molina che prende il posto di Pereira, a mezzala rientra Vulic dal primo minuto a fare linea con Zanellato, confermato in cabina di regia, ed Eduardo. In attacco staffetta tra Riviere e Messias, con il nigeriano che si accomoda in panchina.
Juric deve fare a meno a centrocampo di Veloso, infortunato, e in attacco sceglie per la terza volta consecutiva Kalinic come punta, con Barak e Zaccagni a sostegno.
Sono tre gli ex rossoblu tra le file del Verona, oltre Juric, Davide Faraoni, oggi capitano, e il difensore Ceccherini.
Le squadre partono subito forte, mettendo in campo foga e grinta, anche se nei primi minuti a regnare è la confusione.
Al settimo, Zaccagni va via a Djidji ed entra in area, il difensore rossoblu rientra, ma l’attaccante va giù, l’arbitro assegna il corner tra le proteste degli scaligeri che chiedevano i rigore. In realtà non sarebbe nemmeno angolo perchè l’ultimo tocco è di Zaccagni.
Partita sempre ad alta intensità, sono già sette le punizioni fischiate nei primi dieci minuti dal signor Massimi.
Al 13esimo primo cartellino giallo della partita, è Ceccherini per fallo su Messias a finire sul taccuino dell’arbitro.
Al 16esimo, al primo tiro in porta, il Verona passa in vantaggio. Il Crotone perde palla in fase di ripartenza, Barak avanza indisturbato fino alla trequarti e trova poi Kalinic che ha lo spazio di controllare e tirare, il diagonale batte #veronacrotoneCordaz.
Kalinic segna, così, il suo primo gol in campionato con la maglia del Verona.
Al 25esimo il Verona raddoppia: prolungata azione dei gialloblu sulla sinistra, con Zaccagni che trova Di Marco in area, il laterale ex Inter, d’esterno mette la palla sotto le gambe di Djidji e batte Cordaz.
Al 33esimo buona occasione per il Verona che non riesce a sfruttare un angolo nonostante i tentativi di Ceccherini e Barak, completamente indisturbati in area.
Se qualcuno attendeva la reazione del Crotone, sarà rimasto molto deluso, visto che il Verona è in completo controllo della partita.
Passano tre minuti e il Verona sfiora di nuovo il terzo gol. azione di nuova sull’asse Zaccagni, Di marco, con quest’ultimo che crossa per Barak che da solo prova il colpo di testa a botta sicuro ma Cordaz si oppone alla grande.
La sensazione è che il Verona possa fare ciò che vuole in campo, soprattutto sulle fasce dove agisce indisturbato.
Rossoblu in completo stato confusionale, non si vede più neanche il classico fraseggio dal basso. Tanti gli errori dei ragazzi di Stroppa che stanno solo cercando di non subire troppo gli scaligeri.
Al 45esimo primo lampo del Crotone con il solito Messias che, presa palla sulla fascia si accentra e da quasi trenta metri prova il sinistro trovando Silversti attento.
Il primo tempo termina dopo un minuto di recupero.
Negli spogliatoi mister Stroppa dovrà trovare il classico bandolo della matassa. La squadra sembra sfiduciata, in piena crisi depressiva, confusa e senza voglia di reagire. Una situazione che potrebbe peggiorare se l’allenatore rossoblu non riuscirà a trovare le giusti stimoli per suscitare la reazione dei suoi ragazzi.
La ripresa comincia con due novità nelle file rossoblu: Stroppa inserisce Simy per Eduardo e Pereira per Molina. Risponde Juric con Dawidowicz per l’ammonito Ceccherini.
Stroppa lancia quindi un messaggio preciso alla sua squadra con un attacco pesante, formato da Simy e Riviere, e un centrocampo offensivo con Messias spostato sulla mediana.
Il Crotone comincia il secondo tempo premendo sull’acceleratore e chiudendo il Verona nella propria treqaurti.
Al 55esimo i rossoblu riaprono la partita: Reca sfonda a sinistra e crossa al centro dove Riviere prova il tocco in porta ma la palla va lentamente verso l’esterno, dove arriva Pereira che la rimette al centro per Messias che in rovesciata mette la palla in porta.
La dinamica della partita sembra cambiata e il Crotone arriva con più facilità nei pressi dell’area avversaria.
Al 63esimo il Verona ha la palla buona per chiudere la partita, ma Barak spara alto una bell’assist del solito di Marco.
Mister Juric capisce il momento di difficoltà dei suoi e fa un doppio cambio inserendo Di Carmine al posto di uno spento Kalinic e Gunter al posto dell’ammonito Magnani.
Cambio di fronte ed il Crotone spreca una buona occasione con Pereira liberato sulla destra che, con quattro compagni in area, appoggia troppo dietro favorendo la difesa scaligera.
Il Crotone insiste, ci crede e ci prova con tutti i suoi effettivi.
Verona in affanno e Juric inserisce Colley al posto di Zaccagni.
Stroppa gioca ala carta Dragus al posto di Riviere, ma nelle prime giocate l’undici rossoblu sembra troppo leggero, cercando sempre una improbabile giocata, cosa che fa molto innervosire compagni e allenatore.
La partita è tesa e si gioca palla su palla, ma la stanchezza ed il campo pesante non consentono sempre giocate pulite.
Massimi assegna tre minuti di recupero. Al secondo minuto Verona ad un passo dal terzo gol, ma è la traversa a dire no a Colley.
La gara termina così con il Verona che torna a vincere al Bentegodi dopo tre mesi, ed il Crotone che deve recriminare per quel primo tempo totalmente regalato agli avversari.
Terza sconfitta consecutiva per i rossoblu la cui posizione in classifica diventa realmente preoccupante: la zona salvezza si allontana e ormai dista cinque punti.
Il Crotone inguardabile nel primo tempo, ha trovato con il gol la voglia di riscatto e ha messo in campo tutta la voglia che aveva, ma un po’ di sfortuna e tanta imprecisione non hanno reso possibile il recupero su un Verona che, comunque, si è difeso bene, chiudendosi bene ma senza mai rinunciare alle ripartenze.
Ora mister Stroppa dovrà cercare di capire cosa fare per cercare di dare una scossa all’ambiente che rischia di alzare bandiera bianca ancora prima della condanna matematica.
Giatur

Tabellino:
Verona (3-4-2-1):
Silvestri, Magnani (Gunter 63′), Lovato, Ceccherini (Dawidowicz 46′), Faraoni, Ilic, Tameze, Di Marco, Zaccagni (Colley 75′), Barak, Kalinic (Di Carmine 63′).
All. Ivan Juric

Crotone (3-5-2):
Cordaz, Djidji, Golemic, Luperto, Molina (Pereira 46′), Vulic, Zanellato, Eduardo (Simy 46′), Reca, Messias, Riviere (Dragus 77′).
All. Giovanni Stroppa.

Ammoniti: Ceccherini (V) 13′; Lovato (V) 42′; Magagnani (V) 53′; Reca (C) 57′; Pereira (C) 89′.

Marcatori: Kalinic (V) 16′; Di Marco (V) 26′; Messias (C) 55′.



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