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CAMPIONATO

Un pareggio conquistato con il coltello tra i denti

Il Crotone domina per un’ora al Bentegodi, poi, in dieci, si fa raggiungere sull’1-1
Michele Affidato- Banner News

Serata di gala al Bentegodi dove l’Hellas Verona attende il Crotone per rilanciare le proprie aspettative di promozione. I rossoblu, invece, vogliono punti salvezza, per cercare di levarsi dalle paludi della zona playout.
Mister Stroppa sceglie Machach come spalla di Pettinari, per sostituire l’influenzato Simy. A centrocampo Benali ritrova la maglia da titolare, a lasciargli spazio Zanellato che si siede in panchina. Altra nota tra le fila rossoblu è l’esordio dal primo minuto del croato Milic schierato al posto di Firenze sulla corsia di sinistra.
Piove e c’è nebbia in questa fredda serata veronese.
La partita si apre con un brivido in area rossoblu. L’orogolgio non ha fatto nemmeno il primo giro che Zaccagli si trova la palla gol sulla testa ad un metro dalla linea di porta, ma il gialloblu non centra la porta e spreca la clamorosa occasione.
Il brivido scuote il Crotone che comincia a fare gioco.
Al 12esimo brutta tegola per Grosso che perde Munari, al suo posto entra in campo Colombatto.
I primi venti minuti la partita si trasforma nella gara che non ti aspetti. Il Crotone fa gioco, mentre il Verona si chiude e prova timide ripartenze.
Al 22esimo cross di Faraoni, Vaisanen anticipa Di Carmine che colpisce il difensore rossoblu in modo scomposto. Il finlandese cade a terra coperto di sangue, ma l’arbitro Piccinini decide di non estrarre il cartellino. Vaisanen è costretto ad uscire, al suo posto entra Curado.
Al 26esimo, bella azione del Crotone con scambio ravvicinato tra Rohden e Machach, con il francese che si allarga aprendo la difesa veronese e lo svedese che dal limite dell’aria fa partire un bel destro che impegna Silvestri.
Il Crotone controlla la partita con un Benali che sale in cattedra e detta i tempi alla propria squadra. Il Verona gira a vuoto e si innervosisce. Sul taccuino dell’arbitro finisco Matos, Zaccagni e Marrone, con Matos che un minuto dopo il primo giallo compie un altro fallo da ammmonizione ma l’arbitro lo grazia.
Sono tre i minuti di recupero nel primo tempo.
Il Verona conquista due calci d’angolo, e sul secondo Marrone si trova libero di colpire ma il colpo di testa finisce a lato.
Prima di fischiare la fine del primo tempo c’è tempo per un altro giallo ma questa volta ad un giocatore del Crotone (Rohden).
La prima parte di gara ha visto un bel Crotone in campo che ha fatto gioco. Benali è tornato a fare il regista davanti la difesa con Barberis spostato a mezzala, in un ruolo, però, che non esalta le sue caratteristiche. Buono l’esordio di Milic che ha dato sostanza e spinta alla fascia sinistra.
Pochi i brividi, ma sicuramente buona la qualità messa in campo dai rossoblu.
Ora bisognerà vedere la tenuta mentale e fisica delle due squadre, con il Verona che ha già tre ammoniti, e il tempo ci mette lo zampino visto che al Bentegodi non smette di piovere.
La ripresa comincia senza novità nelle due squadre.
Dopo tre minuti il Verona perde Matos dopo uno scontro con Barberis.
Il Verona è in dieci e il Crotone affonda il colpo. Golemic lancia in aria per Sampirisi che appoggia di testa a Rohden che colpisce di prima, la palla finisce tra le gambe di Pettinari che di tacco insacca alle spalle di Silvestri. Crotone in vantaggio al 50esimo.
Seconda sostituzione per il Verona con Grosso che inserisce Tupta al posto dell’infortunato Matos.
Al 53esimo Milic atterra Faraoni sulla trequarti e si becca il giallo.
Il Verona non ci sta e comincia a pressare chiudendo i rossoblu nella propria trequarti.
Al 61esimo mister Stroppa fa la sua prima mossa inserendo Mraz al posto di Machach. Il francese ha disputato un buona ora di gioco dando qualità e tanta corsa.
Al 63esimo Piccinini diventa protagonista ammonendo per la seconda volta Rohden per un normale contro di gioco. Crotone in dieci per almeno mezz’orsa di partita.
Sulla punizione il Verona guadagna un altro calcio d’angolo, sui cui sviluppi si forma una bruttissima mischia in aria rossoblu risolta da Spolli.
Stroppa corre ai ripari e al 65esimo inserisce Molina per Pettinari, lasciando Mraz a reggere da solo il peso dell’attacco. Il Crotone si disegna con un 5-3-1 molto difensivo.
Al 70esimo mister Grosso gioca la carta Pazzini al posto di Di gaudio. Verona che si schiera con le due punte pesanti Di Carmine e Pazzini.
Passano 4 minuti e Cordaz si fa ammonire per una protesta troppo veemente.
Al 78esimo il Verona pareggia. Palla di Faraoni nel corridoio giusto, Di Carmine si trova solo davanti a Cordaz che sul tiro non riesce a metterci una pezza.
Il Crotone prova a mettere la testa fuori dall’aria di rigore ma le poche sortite vengono sminuite dall’atteggiamento di Mrez che definire sufficiente sembra un eufemismo.
All’88esimo il Verona vicino al raddoppio con Gustafson che si trova davanti a Cordaz ma tira sul portiere rossoblu.
Sull’azione rimane infortunato Spolli che dopo un minuto a bordo campo rientra zoppicando.
Sono cinque i minuti di recupero assegnati da Piccinini. Cinque minuti di sofferenza ma che alla fine consentono al Crotone di portare a casa il pareggio.
Una buona ora per i rossoblu che, fino all’espulsione di Rohden, ha dominato la partita. Solo rimasto in dieci il Crotone ha veramente sofferto, la squadra si è saputa sacrificare, ha retto la potenza del Verona e ha tentato anche di alleggerire la pressione con qualche sortita in avanti.
Una bella prestazione che porta al Crotone il quarto risultato utile consecutivo, un punto che non serve alla classifica visto che i rossoblu scendono nuovamente nella zona retrocessione, ma una prova che restituisce la dimensione vera di questa squadra.
L’unico neo di questa gara è la prestazione di Mraz che alla sua prima occasione ha dimostrato troppa superficialità e soprattutto nessuna capacità di sacrificio per la squadra, caratteristiche negative che poco si addicono ad un giocatore che deve aiutare la sua squadra nella lotta per la salvezza. Ed ora testa al Pescara che verrà allo Scida lunedì prossimo.
Giatur


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