Tessera del Tifoso: proposta l’abolizione, tornano tamburi e megafoni

Una novità importante potrebbe riportare indietro le lancette sull’orologio del calcio italiano. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha difatti espresso la volontà di abolire l’utilizzo della Tessera del Tifoso, dispositivo che da anni caratterizza l’acquisto dei titoli d’accesso negli stadi italiani. I tifosi potranno cosi munirsi dei tagliandi per accedere agli incontri in trasferta anche pochi minuti prima dell’inizio dei rispettivi match, fermo restando la possibilità di restrizione da parte dell’Osservatorio per le manifestazioni a rischio.

Durante l’incontro tenuto nel pomeriggio di ieri presso la sede della Figc a Roma, a fare chiarezza sull’evoluzione delle leggi che regolamenteranno in futuro la sicurezza negli stati sono stati il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, il Ministro dello Sport Luca Lotti, il presidente del Coni Giovanni Malago e il  capo dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, Daniela Stradiotto. «La tessera del tifoso evolve e nell’arco di tre anni deve diventare una carta di fidelizzazione quale strumento esclusivamente di marketing per le società – spiega Daniela Stradiotto – solo per le partite con elevato pericolo potrà essere richiesto l’accesso solo a chi avrà la tessera del tifoso. Per le partite non a rischio non è richiesta la tessera del tifoso mentre rimangono inossidabili la nominatività ed il posto fisso»..

Contestualmente sotto una disciplina regolamentata simile a quella già messa in atto per l’introduzione degli striscioni, potranno tornare nelle curve tamburi e megafoni. Le novità riguardano anche il ruolo delle società, che potranno revocare la tessera abbonamento a elementi della tifoseria considerati “non graditi”.

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