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Si riparte con un nuovo progetto senza tradire la filosofia pitagorica

Michele Affidato- Banner News

Sono passati solo pochi giorni dalla fine di questo campionato che si è concluso nel peggiore dei modi per il Crotone. Una retrocessione che brucia perché da tutti giudicata immeritata. Il DNA di questa società non può essere modificato, ma ora va ricostruito un nuovo ambiente con nuovi stimoli e nuove ambizioni, cominciando dalla guida tecnica della squadra. Mister Zenga, com’era facile prevedere, ha salutato la città di Crotone e la società rossoblu. Con lui parte pure Benny Carbone che, per qualche giorno, è stato accostato alla panchina pitagorica, ma che ha deciso di seguire il grande Walter.

Come al solito, ed è il bello del calcio mercato, è partito il totonomi per la successione di Zenga, ma di piste concrete neanche a parlarne. I Vrenna e Ursino stanno valutando idee e prospettive. Il “nuovo” Crotone ripartirà dal suo capitano Alex Cordaz che potrebbe fare da chioccia al giovane Angelo Viscovo di cui si dice un gran bene. In partenza Marco Festa che vorrebbe giocare da titolare. La difesa andrà interamente rivista. Martella e Faraoni sono sul mercato, così come Ceccherini sulle cui tracce si sono già avventati Samp, Genoa, Udinese e Cagliari, mentre Capuano ritorna a Cagliari, squadra proprietaria del suo cartellino. Per Simic il Crotone potrebbe esercitare il diritto di riscatto, ma il Milan ha la possibilità di esercitare il controriscatto.

Per Ajeti, il Crotone sta decidendo se riscattarlo o meno dal Torino. I punti fermi sono sicuramente Sampirisi che ha dimostrato di poter fare anche il centrale. Di ritorno dai prestiti Cabrera e Dussenne che, in B, potrebbero dare un buon contributo. A centrocampo si parte dall’incognita Benali, il giocatore è del Pescara ma il Crotone ha un diritto di riscatto che sta pensando di esercitare. Mandragora è già tornato alla Juve. Barberis dovrebbe restare. Il centrocampista ha alternato prestazioni di livello a gare piatte, ma in cadetteria è uno di quelli che può fare la differenza. Così come Stoian che nella nuova dimensione di mezzala ha ritrovato una seconda giovinezza. Di ritorno dal prestito Aristoteles Romero e Sulic che potrebbero rilevarsi un valido rinforzo. Il futuro di Rohden, invece, dipenderà molto dal mondiale. Se lo svedese avesse modo di mettersi in mostra potrebbe diventare oggetto dei desideri di qualche squadra. Crociata è il giocatore da cui si può ripartire, il giovane scuola Milan, ma di proprietà del Crotone, ha già messo in mostra le sue qualità tecniche ora deve crescere in personalità.

In attacco, Trotta, Ricci, Tumminello e Diaby sono tornati alle rispettive squadre di appartenenza. Budimir, in questi giorni, diventerà nuovamente un giocatore del Crotone, la società pitagorica ha, infatti, l’obbligo di riscatto, e sarà la punta intorno alla quale costruire il reparto offensivo. Per Simy vale lo stesso discorso fatto per Rohden, tutto dipenderà dal mondiale, visto che il nigeriano è inserito nei preconvocati della sua nazionale. Anche in attacco il Crotone ha nella sua scuderia una valida promessa, si tratta del diciottenne serbo Luka Markovic.

Giatur



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