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Sedivec: «Sempre legato alla città di Crotone»

Michele Affidato- Banner News

Una militanza tra le fila del Crotone durata due stagioni, un bottino finale che recita 12 reti portate a segno in 64 presenze. Uno dei protagonisti delle stagioni di cadetteria 2005-2006 e 2006-2007 della squadra rossoblu è stato senza dubbio l’attaccante Jaroslav Sedivec, nativo della Repubblica Ceca che in Calabria ha vissuto bei momenti che rimangono ancora a distanza di alcuni anni in modo indelebile nei suoi ricordi.

«Conservo ricordi bellissimi, anche perchè il primo anno ho giocato tanto. Il Crotone aveva già fatto bene. Erano stati fatti alcuni acquisti con i quali arrivai io dal Perugia e un’altro elemento come Jeda. Calcisticamente il primo anno  sotto la guida di Gasperini  è stato una delle mie stagioni migliori, giocavamo davvero bene, ci siamo divertiti  perchè c’era una bella squadra e abbiamo rappresentato una sorpresa nel campionato».

Cosa ricordi del tuo arrivo in città?

«Sono arrivato da Perugia, ricordo ancora la presentazione fatta sul lungomare. Sono venuti a prendermi e ho disputato subito la partita in Coppa Italia contro il Torino, gara nella quale sono riuscito a fare gol. La prima è stata un’annata positiva e molto bella».

Dodici le reti siglate col Crotone, quale conserva ancora nei suoi ricordi in modo particolare?

«Come detto, anche giustamente, la mia prima rete in rossoblu e poi penso anche quella fatta nel “derby” contro il Catanzaro dove fece gol Giorgio Corona,  poi arrivò la mia marcatura ed infine ancora una volta una rete nostra con Graziano Pellè. Un derby rimane sempre un derby e diciamo che ho avuto la fortuna di fare una rete in una gara cosi speciale».

Come giudica Jaroslav Sedivec l’approdo in Serie A del Crotone e il suo recente cammino in campionato?

«Seguo sempre le piazze dove ho giocato e sopratutto dove ho lasciato un bel ricordo, tra queste senza dubbio c’è Crotone dove ancora oggi sento l’affetto della gente con alcuni tifosi che mi scrivono sempre. Spero di poterci tornare un giorno  portando con me anche la mia famiglia. Sono rimasto veramente felice della promozione dalla serie B, il Crotone ha mostrato un bellissimo gioco approdando fino in serie A, un vero e proprio “miracolo sportivo”. L’arma in più di questa squadra è senza dubbio la società che capisce di calcio ma anche il lavoro svolto dal diesse Beppe Ursino non è da meno, un uomo che ha sempre saputo scegliere calciatori giovani e di talento messi  a disposizione di allenatori preparati».

Un ricordo indelebile quello dei tifosi rossoblu…

«Porto con me un bel ricordo, in due anni sono stato sempre accolto bene, anche nel secondo anno nonostante le cose andassero male io venivo accolto sempre bene dalla gente di Crotone. Quell’anno, il secondo della mia militanza, feci in totale trentanove partite e alla fine sono stato abbastanza apprezzato dai tifosi, quando ci siamo ritrovati l’anno dopo in c1 in sede di ritiro,  ho potuto vedere la tristezza nei loro occhi perchè la società mi stava per vendere».

Il Crotone nel prossimo turno di campionato affronterà il Napoli, una squadra che i pitagorici hanno battuto solo una volta, sempre all’Ezio Scida e non a caso grazie anche ad una tua rete.

«Diciamo che non avevamo una situazione di classifica “bellissima”, il Napoli arrivava da una striscia di risultati positivi molto lunga. Noi eravamo partiti come sfavoriti ma alla fine siamo riusciti a vincere, ho fatto gol io e poi Federico Giampaolo. Per loro la rete è arrivata solamente su autogol di Zamboni, ma abbiamo meritato di vincere quella gara.  Una sfida movimentata e con molte discussioni. Ricordo lo stadio pieno e la felicità dei tifosi, poi sono riuscito a fare anche gol quindi quella gara mi rimarrà sempre nel cuore».

L.V.



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