Nei momenti difficili, quelli in cui non si riesce proprio a vedere nulla di buono, i tifosi sono gli unici che non possono abbandonarsi al pessimismo. In questa nostra martoriata terra, ne abbiamo subite tante sia nel passato che nel presente, e non parlo solo sportivamente, ma mai, anche nelle ore più buie, mai abbiamo abbassato la testa. Perchè siamo crotonesi, con tutti i pregi e i difetti di questa terra. Siamo “capatoste”, magari un po’ presuntuosi, ma sappiamo essere anche generosi, e soprattutto, la nostra grande qualità è rappresentata dal nostro cuore, da quel grande amore verso la nostra terra e verso i nostri colori, quel rossoblu che, indipendentemente da chi l’indossa, per noi diventa una ragione di vita.
Ed in questo momento di autocritica forse abbiamo sbagliato anche noi tifosi, che non abbiamo saputo trasferire a questa squadra il nostro amore, perchè a questa squadra, prima ancora del gioco, della grinta, della mentalità, del fuoco negli occhi, prima di tutto questo, manca l’attaccamento a questa maglia. Manca la simbiosi che si deve creare con questi colori. Perchè quella maglia e quel logo con lo squalo è molto più importante del nome scritto dietro. Le dimissioni di mister Oddo lasciano un po’ d’amaro in bocca e il ritorno di Stroppa, mi auguro possa dare una scossa all’ambiente.
Ritrovare identità, questa deve essere la vera rivoluzione che Giann Vrenna, Raffaele juonior, e Peppe Ursino devono attuare con il mercato di gennaio, magari puntando su qualche giocatore, ne basterebbe uno, che sappia trasmettere allo spogliatoio l’amore verso questi colori. Crotone non ha bisogno di grandi giocatori, ma di grandi uomini.
Qui, in riva allo Ionio, i grandi nomi non hanno quasi mai portato bene. L’unico caso positivo che ricordo è Palladino. Da queste parti c’è bisogno di gente con carattere che abbia grinta da vendere e soprattutto voglia di riscatto. Perchè in questi anni, il Crotone è stato lo psecchio fedele della sua città, perennemente in crisi, sempre sul l’orlo del baratro, ma con grandi scatti di dignità e di orgoglio. Noi siamo stati la Magna Graecia, non siamo stati nel calcio che conta. Adesso vogliamo continuare a dire la nostra. E con questo lascio a tutti i nostri sempre più affezionati lettori i miei migliori auguri di un Buon 2019 e che questo nuovo anno ci porti tante soddisfazioni a cominciare da questa nostra fantastica maglia.
Antonio Gaetano
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