Qui Crotone – La forza dei rossoblù è nel gruppo: la squadra esalta le qualità dei singoli

Qui Crotone – Campionato terminato, tre giorni di vacanza e da giovedì scorso tutti di nuovo al lavoro.

Il Crotone archivia la “regular season” con un primato eccellente: 80 punti che, di solito, significano promozione diretta, ma che, invece, in questo strambo campionato hanno dato soltanto l’accesso ai playoff.

Fase finale dove tutto il percorso fatto viene azzerato e le squadre ripartono da zero e tutte con le stesse chance di vittoria.

Il Crotone, però, deve fare tesoro di questi ottanta punti, che non significano vittoria contro qualsiasi avversario, ma che devono lasciare ai rossoblù quella convinzione nei propri mezzi e quell’autostima che possono essere l’arma in più di questi playoff. Il Crotone non riparte soltanto dagli ottanta punti conquistati in campionato, ma anche da una propria identità di gioco che è andata via via rafforzandosi.

La squadra sa di avere tanta qualità sia nei singoli che nel saper essere squadra. Anche questa convinzione può fare la differenza da qui in avanti.

Con mister Zauli una piccola metamorfosi la squadra l’ha avuta. L’allenatore rossoblù non ha cambiato soltanto il modulo, passando dal 4-3-3 di Lerda ad un più offensivo 4-2-3-1 e poi ad un più equilibrato 3-4-2-1, ma ha modificato l’atteggiamento con cui la squadra sta in campo.

Rivoluzione gentile quella di Zauli, fatta quasi in punta di piedi, con la precisa volontà di non voler urtare sensibilità e fragili equilibri e con una difficoltà mostruosa: quella di dare stimoli ad una squadra la cui classifica era già segnata da tempo e i cui risultati avevano quasi perso d’importanza.

Il cammino del Crotone sotto la guida di Zauli non è esaltante dal punto di vista dei numeri (undici partiti: cinque vittorie, cinque pareggi ed una sconfitta) ma lo è proprio dal punto di vista della crescita.

Nelle sue prime cinque partite Zauli fa una vittoria, all’esordio a Francavilla, e ben quattro pareggi consecutivi (tra i quali quello esaltante contro il Catanzaro).

Poi c’è il cambio di marcia e nelle ultime sei partite sono cinque vittorie ed una sconfitta contro il Cerignola che non fa quasi testo se non dal punto di vista delle statistiche.

Il percorso dei rossoblù, con la nuova guida tecnica, è stata un crescendo non solo corale, ma anche dei singoli, con un D’Errico che ha trovato finalmente forma e convinzione e si è messo alla guida della squadra imponendo con naturalezza la sua leadership e guadagnandosi l’appellativo di “Illusionista” visto come fa sparire la palla agli avversari. Ma D’Errico non è l’unica medaglia al petto di Zauli, la più importante forse, soprattutto in vista playoff, ma non quella che brilla di più.

Stupisce anche il recupero di Branduani, relegato a comparsa dopo il derby di andata, anche grazie ad un Dini in forma strepitosa, e con le valigie pronte a gennaio.

Con Zauli il portiere rossoblù ha ritrovato stimoli e convinzione e prestazione dopo prestazione si è saputo riconquistare la fiducia della squadra e dei tifosi. Branduani e D’Errico non sono gli unici spunti positivi, ma lo è anche la verve ritrovata di Magic Chiricò, apparso appannato e stanco, forse spremuto, il cambio di ruolo di Vitale, un po’ oggetto sconosciuto fino all’arrivo di Zauli, il rilancio di Tribuzzi, che sembrava perso e alla ricerca di una sua dimensione, e la lista si potrebbe allungare con Giron, D’Ursi, Crialese, Mogos e Cernigoi e ne dimenticheremo sicuramente qualcuno.

La squadra sta bene, la sinergia con il mister funziona, adesso bisogna soltanto gestire al meglio questi 28 giorni di “fermo calcistico” in attesa di scendere in campo nella prima gara dei quarti di finale dei Playoff, fissata per sabato 27 maggio.

Da oggi si è cominciato a fare sul serio. La squadra continuerà ad allenarsi come se il campionato fosse ancora in atto, ma mancheranno le partite, quelle vere.

Giatur