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Mandragora e Sampirisi le sorprese più lieti, Trotta oggetto misterioso

Michele Affidato- Banner News

Fare un punto dopo solo sette partite potrebbe essere azzardato.L’anno scorso il Crotone partì con troppi handicap: un allenatore nuovo, una squadra rivoluzionata, un mercato senza colpi entusiasmanti se non Falcinelli, uno stadio non pronto e quindi le prime partite in casa giocate a Pescara.

Quest’anno si è partiti con una consapevolezza diversa. La difesa ha perso un perno come Ferrari, a centrocampo manca Crisetig, autore di una grande stagione, forse la migliore della sua carriera, in attacco manca bomber Falcinelli. Sono arrivate tante facce nuove ed un gradito ritorno, qualche scommessa e voglie di riscatto, sono arrivati, insomma, i classici acquisti del mercato rossoblu.Ma analizziamo reparto per reparto l’andamento della squadra di Nicola che, da buon stratega, è ripartito dallo schema dell’anno scorso, quello strano 4-4-2 in cui i laterali di centrocampo, in fase offensiva, hanno libertà di inserirsi al centro.In difesa abbiamo assistito alla falsa partenza di Ceccherini che, invece, avrebbe dovuto diventare la colonna portante del reparto.

Il Cech paga, forse, uno scotto di personalità amplificato dalla insicurezza di Cabrera, che ad oggi non ha ancora compreso appieno la mentalità italiana ma che ha già dimostrato buone doti sia fisiche che tecniche. Il compagno ideale di reparto sembra, invece, essere Ajeti. L’albanese è arrivato in silenzio, quasi nell’indifferenza generale, ma dopo poche giornate ha conquistato la leadership del reparto difensivo. La nota più lieta di questo inizio di campionato è Sampirisi.

L’anno scorso è servito al ragazzo per maturare ed oggi è diventato un laterale destro con i fiocchi, che non sdegna nemmeno l’altra fascia. A centrocampo abbiamo assistito all’ascesa di Mandragora, il gioiellino della Juventus ha doti da leader e capacità da vendere. In queste prime giornate ha già messo in mostra tutte le sue qualità e può crescere ancora di più. Barberis, Rohden e Stoian si confermano, invece, per quello che, già l’anno scorso, hanno fatto vedere. Nel frattempo tutti i tifosi sono in attesa di vedere in azione Aristoteles. Il venezuelano è l’acquisto che ha suscitato più curiosità, anche se, ad oggi, non ha giocato neanche un minuto.In attacco le incognite maggiori.

Tumminello aveva acceso gli entusiasmi, ma l’infortunio al ginocchio lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno cinque mesi. Altra nota positiva era Tonev che però si è fermato per infortunio e tornerà a disposizione del mister solo tra un paio di mesi. Budimir è sembrato sempre lo stesso lottatore, ma in Serie A un attaccante si misura sui gol e lui è ancora a secco. Trotta è un oggetto misterioso. Indiscutibili le sue qualità tecniche e le sue doti fisiche, ma in campo sembra sempre svogliato e fuori dai meccanismi della squadra. Simy è Simy. Sempre messo in discussione, sempre messo in secondo piano, ma i cui gol sono sempre pesanti come quello di domenica scorsa a Ferrara. Ora la palla passa a mister Nicola, è lui che dovrà prendere il massimo da questi ragazzi.

Giatur



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