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Le ultime due partite hanno dato la vera dimensione del Crotone

Michele Affidato- Banner News

Dodici partite, dodici punti, quindicesimo posto in classifica, tre punti di vantaggio dalla Spal, sedicesima, e sei punti di vantaggio dalla zona retrocessione. Questi i numeri del Crotone che dopo quasi un terzo di campionato può cominciare a fare i primi resoconti, approfittando di una sosta che, forse, arriva nel momento sbagliato, viste le due vittorie consecutive arrivate contro Fiorentina, allo Scida, e Bologna, fuori casa.

Chiaramente, fino ad oggi, il percorso del Crotone non può che essere ritenuto positivo, anche perché in almeno quattro partite (Verona, Cagliari, Torino e Roma) i rossoblu hanno qualcosa da recriminare contro la fortuna avversa. Nelle ultime partite giocate abbiamo assistito alla crescita sia individuale che come collettivo di tutta la squadra.

Analizziamo reparto per reparto. Cordaz è sempre Cordaz. Dà sicurezza al reparto, tira fuori alcuni interventi da portierone anche se ogni tanto ha delle amnesie preoccupanti, ma al nostro numero uno si può concedere qualche passaggio a vuoto. In difesa nelle ultime gare abbiamo rivisto il Ceccherini che tanto ha entusiasmato lo scorso anno, al suo fianco si sono alternati tutti, da Cabrera a Simic passando per Ajeti, ma nonostante la concorrenza il buon Ceck è sempre stato il punto fermo del reparto difensivo.

In queste ultime settimane ha entusiasmato Simic che, grazie alle sue prestazioni, sempre in crescendo, ha, di fatto, soffiato il posto da titolare ad Ajeti, che nella prima parte del campionato aveva impressionato un po’ tutti. Il giovane scuola Milan ha sorpreso la platea che, onestamente, non lo conosceva, e, probabilmente, se il ragazzo mantiene questa qualità, dovremo, nuovamente, fare i complimenti a Beppe Ursino per il suo fiuto infallibile. Altra nota positiva è Pavlovic che non entusiasma in fase di costruzione, ma che difende sempre in modo arcigno ed ordinato, e poi ha un sinistro niente male, con cui potrebbe togliersi qualche soddisfazione soprattutto dai calci piazzati.

A centrocampo si è, finalmente, assistito al ritorno di Nalini nel suo ruolo naturale, esterno di fascia, dove riesce ad esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Barberis e Mandragora continuano ad assicurare dinamismo, grinta e qualità. Due mediani dai piedi buoni che difficilmente si riescono a trovare se non nelle grandi squadre. Le nostre punte, infine, hanno trovato la via del gol. Budimir sembra rinato, sbloccatosi contro il Torino, ha saputo ripetersi con la doppietta di Bologna. Trotta è la vera sorpresa di questa fase.

Il giocatore più discusso dell’intera rosa rossoblu, nelle ultime due partite ha finalmente messo in campo tutte le sue qualità sia fisiche che tecniche. Ora sembra un giocatore completo che non solo si sacrifica per la squadra, pressando e inseguendo gli avversari, ma che offre assist ai compagni e sa centrare la porta. Insomma mister Nicola cercava la coppia d’attacco e ora l’ha trovata, in modo tale da dare l’opportunità a Tonev di recuperare senza fretta e completamente.

Giatur



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