
Ultima partita del girone d’andata con il ritorno in panchina di mister Stroppa che ritrova il suo Crotone nel momento più nero della storia degli ultimi anni. Il ritorno dell’allenatore ex Foggia si avverte subito dalle scelte fatte per l’undici titolare che deve scendere in campo al Del Duca di Ascoli. Cordaz e Stoian siedono in tribuna per scelta tecnica. Questa la decisione che, sicuramente, farà molto discutere nel dopo gara. Tra scelte tecniche e assenze per infortunio e squalifica, la formazione è al quanto costretta. Stroppa infatti deve fare a me no di trequarti di difesa, Golemic fermato dal giudice sportivo, mentre Martella, Marchizza, Curado e Sampirisi bloccati da problemi fisici.
I rossoblu scendono in campo con Festa tra i pali, difesa a quattro con Valietti a destra, Faraoni a sinistra e un ripescato Cuomo a fare da coppia centrale con Vaisanen, Centrocampo a quattro con Barberis, Molina e Firenze in mediana e Rohden tra le linee, attacco a due punte con Simy e Nalini. Crotone a secco da tre partite e con un solo gol, su calcio di rigore, nelle ultime cinque gare. Rossoblu sconfitti nelle ultime sei trasferte, mentre l’Ascoli è imbattuto al Del Duca da ben dodici gare, cinque delle quali terminate con la porta inviolata.
Partita delicata quella di oggi contro l’Ascoli in ottica playout. Entrambe le squadre devono vincere per evitare ulteriori pericolosi arretramenti in classifica. Tra i bianconeri fuori il portiere Perucchini, reo della mega papera di Palermo, diventata virale sui social, fuori anche Ardemagni e Ganz, in panchina, attacco affidato a Beretta e Rosetti.
Il Crotone batte il calcio d’inizio e non passano neanche i primi 60 secondi che arrivano le proteste dei rossoblu per un tocco di mano in aria non visto dall’arbitro. A ben vedere lo schieramento dei rossoblu appare più un 4-4-2 con Firenze che parte dalla linea dei centrocampisti. Al quinto primo calcio d’angolo per il Crotone che, però, si conclude con un nulla di fatto, ma rossoblu che sono entrati in campo con uno spirito che non si vedeva da tempo.
E al nono minuto il Crotone passa in vantaggio, contropiede di Simy che parte dalla linea della metà campo e arriva indisturbato in aria, ma il primo tiro viene respinto, palla di nuovo all’attaccante nigeriano che controlla e mette al centro, palla a Firenze che prova il tiro, ma la palla viene rimpallato e finisce sul piede sempre di Simy, che controlla e con freddezza la mette dentro.
Crotone in vantaggio e soprattutto in gol dopo 270 minuti di digiuno. L’Ascoli prova una blanda reazione ma è di nuovo il Crotone a colpire. Passano cinque minuti e Firenze raddoppia per i rossoblu sfruttando al meglio un cross di Valietti. Gioia immensa per i rossoblu che dopo il gol si stringono intorno al proprio allenatore.
Sembra un altro Crotone. Al 18esimo, Nalini entra in aria supera l’uomo e chiama Bacci al grande intervento. Terzo gol evitato grazie ad un vero e proprio miracolo del portiere bianconero. Passano i minuti ma i bianconeri sembrano incapaci di organizzare una minima reazione, tramortiti dosa un uno due micidiale quanto inaspettato.
Al 29esimo gol annullato a Nalini che dopo uno bello scambio con Simy si è presentato da solo davanti a Bacci, scavalcandolo con un bel tocco elegante, ma la posizione iniziale del nove rossoblu è stata giudicata in offside. Al 34esimo altro bel contropiede del Crotone con Rohden che sbaglia l’ultimo tocco per Nalini, l’azione termina con un tiro dalla distanza di Faraoni che Bacci controlla senza problemi. Cambio di fronte e Festa timbra il cartellino deviando in angolo un bel colpo di testa di Beretta.
Al 41esimo altro splendido contropiede del Crotone, con Rohden che appoggia su Valietti, il cui passaggio al centro finisce sui piedi di Barberis che, da posizione favorevolissima, spreca tirando alto. Un’occasione clamorosa che avrebbe chiuso la partita.
Al 43esimo fiammata dell’Ascoli che con Addae, l’ex di turno, prende in pieno la traversa con un tiro da più di quaranta metri, sorprendendo Festa che non si aspettava il tiro da quella distanza. Il signor Rossi assegna tre minuti di recupero.
Nel primo minuto di recupero altra grande occasione del Crotone con il solito micidiale contropiede di Rohden che allarga per Nalini il cui cross termina sui piedi di Simy che però tira centrale da meno di tre metri dalla porta. Cambio di fronte e seconda traversa per l’Ascoli, questa volta Beretta gira in porta ma la mira è alta di pochissimo. La ripresa comincia con due novità tra le file dell’Ascoli, Casarini e Frattesi al posto di De Santis e Troiano.
Passano 53 secondi e Brosco, lasciato colpevolmente solo, accorcia le distanze con un bel gol in girata. Ora bisognerà vedere se la cura Stroppa ha funzionato realmente, perché per resistere al ritorno dei marchigiani bisognerà mettere in campo personalità e grinta, quello cioè che è sempre mancato al Crotone.
Passano cinque minuti e l’Ascoli segna nuovamente con Beretta, che sfrutta un bel colpo di testa di Brosco, ma il gol viene annullato per un evidentissimo fuorigioco dell’attaccante bianconero. Cambio di fronte e il Crotone sfiora la terza marcatura. Punizione dalla trequarti con Barberis che crossa sul secondo palo, torre di Nalini e Rohden arriva sul secondo palo con un attimo di ritardo.
La partita perde in spettacolarità ma cresce in agonismo e aumentano gli interventi dell’arbitro. Al 62esimo bell’azione dell’Ascoli con Casarini che tira di poco a lato. Al 66esimo mister Stroppa gioca la carta Budimir inserito al posto di Nalini. Il Crotone passa ad un classico 4-4-2 con Firenze e Rohden schierati sulle due fasce. La frenesia dell’Ascoli sembra affievolirsi con il passare dei minuti, e i rossoblu prendono campo e gestiscono bene la partita. Al 75esimo per l’Ascoli entra in campo Ganz, dopo due mesi dalla sua ultima presenza, al posto di Rossetti.
La pressione dei bianconeri aumenta anche se Festa non corre grossi rischi. All’88esimo mister Stroppa inserisce Zanellato al posto di Rohden, sostituzione fatta per cercare di tenere un po’ più la palla e per mettere ordine alla squadra. All’89esimo succede quello che non ti aspetti. Lancio lungo della difesa marchigiana tutti aspettano l’uscita di Festa, ma il portiere rossoblu rimane sulla linea di porta, nell’incertezza di tutti ne approfitta Beretta che colpisce la palla insaccandola dietro le spalle del portiere rossoblu.
Il signor Rossi assegna 5 minuti di recupero. Al quinto minuto di recupero, arriva la beffa delle beffe. Nuovo lancio lunga della difesa bianconera, la palla rimbalza davanti a Vaisanen che viene steso da Brosco, la palla finisce sui piedi di Ganz che insacca il gol della vittoria. La partita finisce così con un Crotone perfetto nel primo tempo ma che nella ripresa ha perso una gara incredibile. Al di là delle scelte arbitrali, più che discutibili sul terzo gol, anche il pareggio sarebbe stato stretto al Crotone che nel primo tempo oltre i due gol ha avuto almeno altre tre occasioni limpide per chiudere la partita.
Nella ripresa al di là dei quindici minuti iniziali, i rossoblu hanno comunque controllato bene la partita prendendo due gol su due rilanci della difesa ed un mega errore di Festa, la cui incertezza è costata la partita e i tre punti ai rossoblu. Mister Stroppa avrà tanto lavoro da fare anche perché paga proprio le sue scelte come quella di mettere Cordaz in tribuna per scelta tecnica. L’ennesima sconfitta condanna il Crotone in fondo alla classifica ed ora l’allenatore, che aveva sperato in un ritorno migliore, dovrà ripartire proprio spiegando la scelta su Cordaz.
Giatur
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