#FrancavillaCrotone | Qui Crotone – Mister Zauli sta cercando il giusto mix per esaltare le qualità della squadra

#FrancavillaCrotone – Il Crotone di Zauli è ancora oggi un cantiere aperto. Non è un lavoro che si basa sulle fondamenta o sui pilastri portanti, quelli oramai ci sono, ma è un lavoro di fino, che guarda ai particolari, rivolto a perfezionare il tutto.

Nelle due prime uscite i rossoblù hanno già dato prova di avere un’identità di gioco, ma soprattutto hanno messo in risalto, anche nella sconfitta, la forza di un gruppo che non si arrende mai ma che, soprattutto, non si scompone mai.
Ora l’allenatore rossoblù deve trovare i modi e le soluzioni per esaltare le qualità di alcuni singoli e della squadra.
Se Catania aveva dato più pensieri che certezze al mister, la partita contro la Turris ha procurato un bel mal di testa all’allenatore rossoblù.
Ma a Zauli queste sfide piacciono. Ha chiaro l’obiettivo, ora deve trovare il giusto percorso per arrivarci.

Per comprendere meglio i pensieri del tecnico rossoblù, analizziamo la struttura attuale della squadra, reparto per reparto.
La difesa ha bisogno di più solidità, i tre gol contro la Turris hanno messo in mostra delle fragilità che il Crotone non può permettersi. Certo è che l’ingresso di Loiacono nell’undici titolare fa fare un salto di qualità a tutto il reparto. L’ex Reggina non è ancora al 100% a causa di un precampionato vissuto sulle rive dello Stretto nella più completa incertezza. Il centrale difensivo è indietro fisicamente, deve recuperare una preparazione fatta a singhiozzi, ma sembra già pronto a dare il proprio contributo, magari entrando nelle rotazioni già da domani, e, perchè no, partendo da titolare. Zauli potrebbe anche pensare di riproporre la difesa a tre con Loiacono al centro e Papini e Gigliotti, o Bove, da braccetti esterni, alternativa valida da utilizzare anche in corsa.
Fasce ben coperte con Giron a sinistra in gran spolvero e Leo a destra che, nonostante l’opaca prestazione di domenica scorsa, ha ampi margini di crescita.

A centrocampo l’accoppiata Petriccione Felippe ha dimostrato di poter funzionare, si perde un po’ di fisicità ma si alza l’asticella della qualità. Il brasiliano ha il giusto dinamismo abbinato ad un ottimo mancino per fare da partner a Petriccione.
L’allenatore sta valutando se utilizzare o meno il centrocampo a tre, o addirittura a quattro, magari a rombo e con il trequartista che potrebbe essere D’Errico. Per ora “L’Illusionista” non è ancora fisicamente pronto per affrontare una gara, ed sarebbe sciocco rischiarlo nelle prime partite di campionato, meglio che entri in campo quando è al top.
Per quanto riguarda l’attacco, il dubbio del mister è se passare o meno alle due punte, magari sfruttando anche la presenza del trequartista. Tutte idee valide che, però, devono superare l’esame del campo.

Giatur