“Ezio Scida”: sviluppi nei prossimi giorni

Conto alla rovescia ormai partito per lo Stadio Comunale “Ezio Scida” che tra pochi giorni potrebbe registrare la scadenza della proroga biennale sull’utilizzo delle strutture prefabbricate concessa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

Tutto sembra fermo all’incontro andato in scena a Cosenza nella giornata di martedì 26 giugno, quando la tematica è stata affrontata da un tavolo congiunto che ha visto per l’occasione la presenza del dott. Mariano Bianchi della Soprintendenza, il Ugo Pugliese, l’assessore all’Urbanistica Salvatore De Luca, l’assessore allo Sport Giuseppe Frisenda ed il presidente Crotone Calcio Gianni Vrenna.

Dal lato amministrativo e societario da sarebbero state esaudite le richieste giunte, e per altre esisterebbero i margini per poterle esaudire nel brevissimo tempo. Una situazione che attende il responso da parte dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un’attesa considerata comunque “troppo” lunga, anche alla luce dello stato di “necessità” che porta club e amministrazione a programmare il prossimo campionato di calcio della formazione piagorica, con la concreta possibilità di poter vedere il Crotone Calcio riammesso nel massimo campionato nella giornata di martedì 17 luglio quando il Tribunale Federale sarà chiamato ad esprimersi a seguito del deferimento della società Chievo Verona. Proprio per questo motivo le parti avrebbero continuato a lavorare concedendo una autorizzazione all’utilizzo dell’impianto sulla base della struttura fissa, quella per intenderci caratterizzata da settori in cemento per una capienza complessiva di circa 9mila posti.

Un primo passo fondamentale per permettere al club di iscriversi al campionato potendo contare sul suo stadio. Di pari passo si sta ora cercando di ottenere «una proroga della concessione che possa abbracciare un lasso di tempo non inferiore ad un triennio, tempo utile a permettere la costruzione del nuovo impianto che sarà allocato nella bratella della strada statale 106, con un area inserita all’interno del Piano Strutturale Culturale» – come riferito dall’assessore all’Urbanistica con delega Pianificazione e Regolazione Impiantistica Sportiva Salvatore De Luca. Una problematica alla quale bisognerebbe dare ancora più urgenza nel caso in cui il responso della Giustizia Sportiva concedesse, almeno in primo grado di giudizio la massima serie alla società pitagorica, un eventualità che richiederebbe un terreno di gioco all’altezza e una specifica capienza, ma sopratutto una struttura completa in ogni suo settore anche a causa dell’utilizzo dei dispositivi tecnologici adottati di recente dalla Serie A.