Davide Nicola: «La squadra continua a mostrare dei progressi»

Smaltite le scorie della prima sconfitta stagionale (0-3) contro il Milan nel debutto in campionato, l’F.C. Crotone si appresta a scendere in campo nel secondo turno della stagione che vedrà gli “squali” affrontare domani allo stadio “Ezio Scida” alle ore 20:45 l’Hellas Verona. A presentare il match è stato il tecnico Davide Nicola in conferenza stampa.

«Conosco benissimo la realtà della nostra squadra, abbiamo incontrato il Milan e loro hanno vinto 0-3 – ha dichiarato il tecnico rossoblu – loro hanno meritato di vincere ma ho visto allo stesso tempo un Crotone che ha mostrato una reazione creando le sue palle gol».

Una gara che sarà caratterizzata da alcuni calciatori alle prese con infortuni.

«I calciatori che scelgo sono titolari per quella partita, nella partita successiva non lo sono automaticamente – ha proseguito Davide Nicola – la squadra che scenderà in campo verrà determinata da scelte che si basano su diversi parametri. Bisogna essere allenatori con l’immaginazione di un bambino, che sogna di costruire qualsiasi cosa con dei pezzi che non sono dei semplici mattoncini. La squadra che ho accettato di allenare è il Crotone e siamo tutti consapevoli che solo attraverso un grande lavoro svolto nel tempo si possa raggiungere il nostro obiettivo, rimanendo consapevoli nei nostri mezzi».

«Mi aspetto una squadra che non va considerata come neopromossa,  sia per storia che per potenzialità. Hanno potuto fare acquisti importanti con grande esperienza come Cerci, Caseres e Pazzini quindi credo sia una squadra che ha un preciso modo di stare in campo e che può raggiungere il suo obiettivo – ha concluso il tecnico del Crotone – ; anche in questa stagione siamo stati messi penultimi nella griglia di partenza. Per noi tutte le partite saranno possibilità utili per raggiungere la quota salvezza, lo scorso anno abbiamo raccolto un punto in due gare col Palermo e poi siamo stati in grado di raccogliere punti contro avversarie che non ci vedevano favoriti. La preparazione che deve avere ormai un allenatore non è solo sul campo ma si basa anche sul lavoro svolto fuori dal campo».

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