Io non mi arrendo mai! Non l’ho mai fatto, non l’ho fatto quando i campi erano interra battuta, non l’ho fatto quando giocavamo in stadi senza gli spalti, figuriamoci se lo faccio ora che siamo nell’Olimpo del calcio. Bisogna credere nel miracolo di una salvezza che sembra un traguardo irragiungibile. Qualcuno mi dirà che i miracoli non esistono, o che comunque non sono proprio merce comune. Beh! Questo è vero, ma il Crotone in Serie A è una risposta chiara a questa obiezione: i miracoli si costruiscono, con pazienza, tanto lavoro e ambizione. Ed è per questo che non si può alzare bandiera bianca e ras-segnarci ad una retrocessione anticipata. La scintilla che può far divampare l’incendio di un “nuovo campionato” per i rossoblu, può scoccare in qualsiasi momento, anche domani sera, quando affronteremo il temibile Sassuolo, che, verrà a Crotone per cercare di rialzarsi e rilanciarsi in campionato.
Se guardo il calendario del Crotone e le prossime otto partite una riflessione è d’obbligo. Leggendo le trasferte (Juventus,Atalanta, Lazio, Napoli) un po’di sconforto viene, ma se guardo le prossime quattro partite in casa, un sorriso di speranza mi spunta. Oltre Sassuolo, i rossoblu ospiteranno Cagliari, Torino e Bologna, avversari alla nostra portata. E basterebbe fare punti in questi che, alla fine, sono quasi tutti scontri diretti per risollevare le sorti della squadra.
Niente è ancora perduto! Ecco perchè bisogna continuare a credere nei miracoli, perchè ,qui a Crotone, sappiamo come si realizzano. Ed ho voluto scrivere questo editoriale, perchè in questi giorni, sto sentendo troppi amici, troppi tifosi che parlano ormai di Serie B, che criticano allenatore, giocatori e società, ed invece, il nostro atteggia-mento deve essere un altro, anzi deve essere sempre quello che ci ha caratterizzato nella storia. Ci vuole grinta, ci vuole passione e ci vuole amore per questi colori. Poi a luglio, sotto l’ombrellone, potremo lamentarci di tutto e di tutti, ma fino a quando la matematica non ci condanna, fino a quando ci sarà una singola possibilità di portare a casa l’obiettivo salvezza, noi dobbiamo solo e soltanto tifare e incitare la squadra. Ed ora non mi resta che augurarvi un buon weekend, da passare con la propria famiglia, facendo una passeggiata sul lungomare tra le mascherine di Carnevale, ma, ricordandoci, di mantenere sempre le distanze di sicurezza, e magari incontrandoci, invece del buongiorno, possiamo dire: Avanti Squali!
Antonio Gaetano
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