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#CrotoneSampdoria | Cosmi: «La squadra deve reagire. Gol subiti? Non dipende dal modulo ma dall’atteggiamento»

Michele Affidato- Banner News

#CrotoneSampdoria | Solo alcuni giorni per preparare la gara del turno infrasettimanale per il tecnico Serse Cosmi che ospita all’Ezio Scida la Sampdoria di Claudio Ranieri. Una gara senza particolari interessi sulla carta, alla luce della zona di classifica tranquilla dei liguri e dell’ultimo posto con distacco degli squali. Un match per l’orgoglio quello del Crotone, per interrompere la serie di cinque sconfitte consecutive.

La squadra sabato è apparsa mentalmente scarica, come si può fare reagire una squadra che sembra avere metabolizzato la retrocessione?

«La squadra è apparsa parzialmente scarica, nella prima mezz’ora ha tenuto bene il campo. Sicuramente mancava quel qualcosa in più che c’era sempre stato al di là dei risultati che ci hanno sempre penalizzato. Sicuramente la sconfitta di La Spezia può avere lasciato qualche strascico, abbiamo avuto poco tempo per recuperare. Ci è mancato poco per ottenere un risultato contro l’Udinese».

Contro i friulani si sono rivisti in campo Cuomo e Rojas, come valuta Serse Cosmi la loro prestazione e che ruolo vede per il cileno?

«Sono due giovani, Cuomo ha già però giocato un campionato intero di Serie B vincendolo, sta mettendo esperienza con alcune apparizioni in Serie A, è un calciatore valido. Consideriamo che era la prima di tre partite in una settimana e nella mia mente c’era l’idea di alternare gli uomini. Sia lui che Rojas che nel secondo tempo ha giocato una gara diversa rispetto ai pochi minuti di Napoli.  Sicuramente sia Cuomo che Rojas potranno avere spazio nelle prossime gare sia da subentrati che da titolari. Il ruolo di Rojas? Lo conosco da un mese e mezzo, in un 3-5-2 il ruolo che può ricoprire è quello di interno. Ogni giocatore poi ha delle caratteristiche particolari e può darti qualcosa in più o in meno a seconda di dove viene schierato».

Arriva la Sampdoria, avversario da non sottovalutare. Come si affronta questa gara?

«Con grandissimo dolore archivio le gare che ci sono state in questo periodo e soprattutto i risultati. Sono sempre in clima partita, lavoro giorno per giorno. Si  affronta con le qualità e caratteristiche già dette in passato, inutile ritornarci…».

Contro la Sampdoria e nelle prossime partite, quante possibilità ha questo Crotone di conquistare qualche vittoria al netto delle fragilità mostrate dalla difesa?

«La partita contro l’Udinese è stata una cartina di tornasole di alcune situazioni. Sicuramente è stata la partita dove abbiamo creato meno ma è stata anche una gara dove per un episodio come il palo di Simy avremmo ottenuto un punto, sicuramente che non avrebbe cambiato la nostra classifica, ma che avrebbe portato dei punti. Nel calcio l’ideale sarebbe sempre quello di esprimersi al massimo. Il problema di questo Crotone e che neppure quando si è espresso al massimo è riuscito a portare a casa dei punti quindi attendiamo questa gara e vedremo».

Sul possibile cambio di uomini nell’undici titolare il tecnico ha un suo pensiero.

«Diciamo che tutta la squadra chi più e chi meno era sottotono, ci sarà qualche cambiamento anche perchè ci sono calciatori che devono tirare il fiato ed altri che scalpitano. Sicuramente quello che conta è la motivazione generale, io posso dire di essere molto motivato».

Sul fronte infortunati il Crotone dovrà affrontare la sfida con qualche assenza.

«C’è qualcuno che ha dei problemi, Vulic si è allenato solamente oggi mentre Djidji ho visto che ha finito l’allenamento con una piccola distorsione alla caviglia, situazioni facilmente o relativamente risolvibili, vedremo».

Pochi giorni di ritorno per i rossoblù per preparare la gara.

«Il fatto che la società abbia portato in ritiro la squadra è il segnale che nessuno vuole mollare. Non credo che il presidente si sia divertito durante la partita e nel mandare la squadra in ritiro. Sicuramente ha voluto mandare un segnale, sicuramente se ti svegli la mattina e vedi il mare e pensi che sia un ritiro mi viene da sorridere, ne ho fatti diversi di ritiri ma c’erano a livello logistico e caratteristico location differenti. I calciatori in questo momento devono condividere la grande delusione, ora partendo su questo percorso potranno condividere altri pensieri…».

Sul modulo il tecnico non transige.

«Credo che sotto la mia gestione si possa discutere tutto, sicuramente non gioco così per perdere. Ho pensato non una ma cento volte nel cambiare il sistema di gioco o modificare qualcosa ma fin quando non vedo squadre giocare sotto l’aspetto tattico meglio di noi non vedo il motivo. Ovvio che se sei in superiorità numerica sugli attacchi avversari e prendi sempre gol credo che non esista sistema di gioco che possa garantire più copertura. Bisogna analizzare come vengono presi i gol e come li prendiamo non c’entra nulla il sistema di gioco. Gol subiti nel finale? Non dipendono dal crollo fisico ma da aspetti di carattere differente».

Appena arrivato ha riportato in campo Simy affiancandolo a Messias e Ounas. Nell’ultima gara Simy è sembrato più isolato del solito.

«Credo che sia stato correttamente supportato, ha avuto le sue occasioni. Non abbiamo dato quello che facevamo di solito sotto l’aspetto delle situazioni offensive. I gol di De Paul sono stati più difficili nel giungere in porta rispetto alle nostre occasioni, non siamo stati bravi a concretizzare».

L’argomento del momento è la Super Lega, cosa ne pensa Serse Cosmi?

«Ho già avuto modo di esprimere la mia opinione, credo che il calcio sia dei ricchi teoricamente, di chi dispone delle possibilità economiche in modo da fare esistere le società però purtroppo questa è una ricchezza senso. Il calcio non è solamente profitto ma nasce e vive per le emozioni che regala. Di partite strabilianti delle squadre italiane ne ho viste poche, qualcuna dell’Atalanta e non mi sembra che stia sgomitando per partecipare a questa competizione».

L.V.

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