#CrotoneFrosinone | Stroppa: «Raggiunto l’obiettivo, dobbiamo chiudere bene questa stagione»

Qualche ora di festa poi testa nuovamente al campionato per il Crotone di Giovanni Stroppa che nella giornata di domani, lunedì 27 luglio ospiterà all’Ezio Scida il Frosinone, nell’ultimo match stagionale in terra di Calabria. Il tecnico rossoblu ha preso la parola in conferenza stampa analizzando risvolti stagionali e futuro.

«Non esiste un momento ben preciso dove abbiamo capito di potere raggiungere la Serie A, posso dire che durante il lockdown probabilmente c’è stata molta incertezza, non si sapeva se potevamo tornare in campo o se si sarebbe potuto continuare. La squadra in quel momento girava a mille e abbiamo pensato tanto insieme allo staff cercando di capire cosa fare in casa di un eventuale ripresa. Quello senza dubbio è stato il momento difficile. Per quanto riguarda la squadra. nonostante qualche passo falso, non c’è mai stato un momento negativo. La squadra si è sempre espressa molto bene, quando abbiamo ripreso il traguardo è stato strameritato, ci siamo dimostrato più forti sotto tutti gli aspetti prima di tutto quello mentale. La squadra è maturata, ha fatto il salto di qualità e per questo faccio ai miei ragazzi i complimenti. Il futuro? La Serie A è un campionato talmente anomalo che sinceramente non sappiamo cosa si potrà andare a fare, tra poco più di un mese si ricomincia e tra qualche settimana saremo qui a lavorare nuovamente per la nuova stagione».

Dopo la ripresa del campionato sarebbe stato facile badare al risultato a discapito della bellezza del gioco, invece il Crotone ha saputo abbinare risultati a prestazioni importanti.

«Credo che queste si chiamino certezze dettate dal lavoro svolto, i ragazzi sono stati assolutamente concentrati su questo, già avevano capito come si doveva lavorare lo scorso anno e questo aspetto ha pesato in questa stagione. Il fatto di non essere mai mancati mentalmente con uno staff sempre a disposizione è servito. Non ci siamo visti durante il lockdown ma mentalmente non ci siamo allontanati e la squadra è rimasta concentrata, non abbiamo mai stacco la spina, sembra che le cose abbiano funzionato nonostante i tre pareggi alla ripresa del torneo. Non pensavo che la squadra avesse reagito così fisicamente, la squadra alla ripresa sembrava più lontana come condizione e invece siamo riusciti a riprendere da dove avevamo lasciato. Forse potevamo distanziare subito le “terze” non è stato così ma con il tempo ci siamo riusciti, abbiamo vinto partite decisive in particolare gli scontri diretti e siamo riusciti a fare il salto di qualità».

In questa stagione l’ambiente rossoblu e lo stesso tecnico hanno dovuto affrontare anche la scomparsa di un collega, un amico come Sergio Mascheroni.

«Nello spogliatoio abbiamo appeso lo striscione che la Curva aveva esposto contro l’Entella, “Falli correre da lassù”, credo che sia stato determinante. E’ stato un valore aggiunto per quello che doveva essere il nostro percorso».

Un risultato arrivato per Giovanni Stroppa dopo un periodo difficile vissuto nella precedente stagione, culminato con l’esonero, poi il ritorno in panchina e la ripresa di un lavoro che oggi ha dato i suoi frutti.

«Dico sempre ad Ursino che forse non sapeva che tipo di allenatore andava a prendere, perchè troppo distante con la mentalità che c’era. Si erano innamorati di un certo tipo di allenatore ma qui c’era una mentalità diversa, credo anche giustamente. Si è andati a prendere un certo tipo di allenatore che forse stava facendo bene ma che non si riusciva ad incastrare con la mentalità calcistica di questa città.  Qua si ottenevano dei risultati attraverso un’altra mentalità, bellissima che ha permesso di mantenere anche la categoria in maniera inaspettata, la Serie A ti portava anche a fare un certo tipo di calcio. Il cambio di identità ha portato alcune difficoltà, questo pensiero ha fatto si che si vedessero le cose negative e non il progetto, un percorso comune».

L.V.