#CrotoneCerignola – Diventa sempre più difficile per mister Zauli dare un senso a questo fine campionato.
Archiviata anche la partita del centenario, portata a casa grazie ad un gol di Crialese, trovare motivazioni per mettere in campo agonismo e mentalità è un’impresa ardua.
Mancano tre partite alla fine della “regular season”, il Crotone da tempo non guarda la classifica, troppi i punti di distacco dal Catanzaro, altrettanto troppi i punti di distacco dati al Pescara, terzo. La classifica non si guarda più, il risultato ha importanza soltanto per le statistiche, il Crotone scende in campo soltanto per dare più fluidità al proprio gioco e trovare la forma migliore.
Ma anche questa appare più una frase da dire che non un vero credo, anche perché i rossoblù chiuderanno la stagione regolare domenica 23 aprile, per poi tornare in campo il 16 maggio per i quarti di finale dei playoff.
Ventitrè giorni di stop in cui, si spera, il Crotone potrebbe fare al più qualche amichevole.
Ventitrè giorni chiusi all’Antico Borgo a confrontarsi con sé stessi per cercare quella determinazione che, in realtà, è la reale arma in più della fase finale.
Lo stato di salute della squadra è, ad oggi, ottimale.
In infermeria c’è solo Awua, che si sta riprendendo dall’infortunio, e Cuomo, che in questi giorni toglierà la stecca al dito fratturato e ritornerà completamente operativo. Il resto della truppa è a disposizione del mister e nel pieno della forma fisica.
Dal punto di vista del gioco, invece, il Crotone deve ancora trovare qualcosina in più.
I due moduli adottati dal mister sono stati ormai completamente assorbiti dalla squadra che li ha fatti propri. Ora si deve soltanto oleare qualche meccanismo per rendere la manovra più fluida e soprattutto più continua.
Domenica scorsa, contro il Taranto abbiamo assistito ad uno dei primi tempi migliori, nella gestione Zauli, forse il migliore.
Squadra compatta, giro di palla veloce, giocate di qualità e azioni pericolose. Se proprio bisogna trovare il pelo nell’uovo, è mancato il gol del raddoppio e anche quella giusta cattiveria che ci vuole sotto porta, ma questa non si inventa e soprattutto non si allena, o la si ha oppure meglio lasciare perdere.
La ripresa contro i pugliesi, invece, ha un po’ deluso. La squadra ha perso un po’ di mordente e soprattutto nel primo quarto d’ora non è riuscita mai a ripartire, ma poi c’è stata la reazione e almeno quattro nitide occasioni da gol non sfruttate dai rossoblu. Bisognerà lavorare anche su questo, anche se, spesso, la cattiveria sotto porta fa rima con motivazione, e quella nei playoff sarà facile da trovare.
Per quanto riguarda la partita di oggi, il mister dovrebbe riproporre la stessa formazione di domenica scorsa, con qualche novità tipo Giron e Kargbo che potrebbero trovare spazio dal primo minuto, magari insieme a Cernigoi apparso in grande forma domenica scorsa.
Giatur
You must be logged in to post a comment Login