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#CrotoneBologna | Mihajolovic: «Crotone avversario che gioca bene al calcio, voglio una prova di carattere»

Michele Affidato- Banner News

#CrotoneBologna | Una gara che può servire come esame di maturità per il Bologna di Sinisa Mihajlovic contro il Crotone di Serse Cosmi. La sfida dell’Ezio Scida sarà tutta a tinte rossoblù, un match che si preannuncia combattuto come accaduto nella gara d’andata. Non si fida degli avversari l’allenatore dei felsinei che ha voluto richiamare i suoi ragazzi ad una prova corale e di carattere a prescindere dal risultato finale.

«A me non interessa il risultato, interessa la prestazione e l’atteggiamento mentale giusto senza il quale non ottieni gare vincenti. Sono questi i tasti che tocco non solo per la sfida contro il Crotone ma in generale. Abbiamo una nostra identità, abbiamo dei nostri principi, bisogna avere queste doti sempre perchè senza questi elementi sappiamo cosa succede. Il Crotone sta nella nostra stessa situazione, stavamo anche noi così lo scorso anno. Se noi andiamo a Crotone pensando di essere tranquilli, i più forti, di vincere, state sicuri che la perderemo. Sarà una battaglia e dovremo essere pronti per questo».

Sull’avversario l’allenatore dei felsinei sembra avere le idee chiare.

«Il Crotone ha dei giocatori che possono metterci in difficoltà e che lo faranno. Hanno in rosa Ounas e Messias, possono contare sulla presenza di Simy che ha fatto 12 gol, nessuno della mia squadra ha fatto 12 gol, è come avere Lukaku nell’Inter. Se hanno 15 punti ci sarà un motivo ma hanno i mezzi per giocarsi la gara e metterci in difficoltà. La gara potremo anche perderla, non mi interessa, ma voglio vedere l’atteggiamento giusto perchè da questo passano le chance di vincere la partita».

Sulla prova della sua squadra l’allenatore chiede risposte.

«Penso che per fare il salto di qualità serva continuità di risultati. In questa stagione non siamo riusciti a fare due vittorie di fila, abbiamo sempre fatto un passo avanti e due indietro».

A poco più di dieci gare il tecnico dovrà effettuare valutazioni scegliendo la formazione giusta.

«La squadra viene decisa dai calciatori, io faccio l’allenatore, li guardo durante la settimana e poi essendo pagato per fare delle scelte prendo delle decisioni in base a come vedo i ragazzi. Non si gioca in 11 nel calcio, ma valgono anche i subentrati che possono essere altrettanto decisivi».



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