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#CrotoneAvellino | Qui Crotone: Contro l’Avellino i rossoblu vogliono far rispettare la “legge dello Scida”

Michele Affidato- Banner News

Qui Crotone – Una settimana impegnativa che si chiude con il botto.

Quella di oggi contro l’Avellino è la terza partita in otto giorni, compresa quella di Coppa Italia giocata martedì scorso e vinta ai rigori contro il Messina, che il Crotone gioca e gioca allo Scida.
In questi giorni il Crotone si è allenato a ranghi completi e con l’infermeria completamente svuotata. Anche Bove che sabato scorso ha dovuto abbandonare il campo da gioco dopo solo venti minuti per il riacuttizarsi del dolore al calcagno (botta rimediata nella trasferta di Potenza), si è allenato con il gruppo ma difficilmente sarà in campo contro la sua ex squadra. Precauzionalmente sarà tenuto a riposo per far sì che l’infiammazione al calcagno sparisca del tutto.

Crotone, quindi, che affronta l’Avellino con un triplice obiettivo: mantenere la vetta della classifica, magari sperando in un mezzo passo falso del Catanzaro ad Andria; mantenere il passo allo Scida dove il Crotone ha giocato tre volte, tre vittorie ma soprattutto zero gol subiti; ed infine aumentare la qualità del gioco riuscendo a concretizzare di più, il che significa segnare più gol, chiudere le partite prima ed evitare di giocare gli ultimi minuti con lo spauracchio della infausta mischia come a Potenza.

Il Crotone di Lerda è una squadra di alto livello che entra in campo per dominare il gioco. Ha un difesa bunker. Ed è in attacco che può migliorare.
Gomez ha cominciato a segnare, due gol nelle ultime due partite. Se accanto alla punta rossoblù anche gli altri trovano o ritrovano, come nel caso di Tribuzzi, la verve del gol, allora i problemi dei rossoblù sono finiti. Questo non significa che si vinceranno tutte le partite e che quindi è quasi inutile giocarle, ma aumentare il cinismo in attacco e diventare più concreti porta a soffrire meno e a risparmiare anche energie, soprattutto nervose, che in finali di partita concitati si consumano a dismisura. Questo è il percorso di crescita dei ragazzi di Lerda.
Il mister lo sa e la squadra ne è consapevole.

Ma per crescere ci vuole tempo e pazienza, e soprattutto un ambiente che non si surriscaldi alla prima difficoltà.

La squadra sta bene, è coesa, ed in perfetta sintonia con pubblico e tifosi. Mister Lerda sta applicando tutte le strategie possibili per evitare di creare aspettative o tensioni al suo gruppo.
La società sta mantenendo quel “low profile” tipico delle grandi.

Oggi pomeriggio arriva l’Avellino: una grande classica a queste latitudini. Gli irpini, nonostante una partenza di campionato al rilento (sette punti in sei partite, frutto di due vittorie un pareggio e tre sconfitte), si presenta allo Scida per tentare di fare il colpaccio.
Non sarà quindi una passeggiata per i rossoblù, ma, anzi, una partita ricca di insidie.

Ecco perchè difficilmente mister Lerda farà esperimenti questo pomeriggio, e si affiderà agli uomini più in forma di questa fase. In porta, quindi, giocherà Branduani, la difesa ritroverà dal primo minuto capitan Golemic con Cuomo a fargli da spalla, mentre sulle fasce agiranno Calapai, a destra, e Giron, a sinistra.
In mediana la regia sarà affidata a Petriccione, con Awua a guardargli le spalle e Tribuzzi a fare da incursore.
In attacco Gomez sarà spalleggiato dalla fantasia di Chiricò e dalla corsa di Kargbo.

Al di là dell’undici di partenza, mister Lerda ha in panchina diverse freccie al suo arco, a partire da Vitale e Carraro che possono cambiare volto al centrocampo rossoblù.

Giatur



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