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Crotone-Napoli di fine anno: arriva una partita con i “botti”

Ci siamo! La fine dell’anno è arrivata così come è arrivata la fine del girone. Ma anche se siamo al fatidico “giro di boa”, non è ancora tempo di fare bilanci, prima c’è da affrontare la capolista, quel Napoli che ha incantato tutta Europa e che vuole fortemente chiudere il girone da campione d’inverno. Siamo di nuovo al tradizionale scontro “Davide contro Golia”.
Il Crotone visto sabato all’Olimpico, nonostante il passivo troppo pesante, non è per nulla dispiaciuto. Per larghe fasi della partita contro la Lazio, gli uomini di Zenga hanno imposto ritmo e gioco, chiudendo gli spazi e soffocando le fonti ispiratrici biancocelesti. Ma quando c’è un divario tecnico, come quello visto a Roma, basta un errore di un singolo per mandare al macero il lavoro di tutta la squadra. Mister Zenga, in questa settimana, ha lavorato sulla testa dei suoi giocatori. Ha parlato con la squadra, così come ha parlato con i singoli. L’allenatore rossoblu vuole capire, comprendere come tirare fuori il meglio dai suoi giocatori.
L’impronta del nuovo mister c’è e si vede, anzi è marcata ogni partita di più. Non sono cambiati gli interpreti, ma è notevolmente mutato il modo di stare in campo. La difesa a quattro è ormai un marchio di fabbrica del Crotone, soltanto gli errori individuali o i cali di concentrazione la possono mettere in crisi. Il centrocampo a tre offre più copertura alla difesa e, contemporaneamente, più spinta in avanti, anche se gli interpreti sembrano un po’ improvvisati. Mandragora in cabina di regia ha dimostrato di avere numeri e piedi, ma sembra molto sacrificato visto le sue caratteristiche. Barberis come interno non sembra avere il passo giusto per quel ruolo, mentre Rohden, ha sicuramente gamba, ma ha messo in mostra tutti i suoi limiti tecnici. Il problema, come sempre, è in avanti.
Budimir non è il cinico killer della serie B, Stoian, come sempre, cammina ad intermittenza, e, in attesa del rientro di Nalini, ancora out per infortunio, il terzo posto in attacco non ha ancora un titolare fisso. Trotta appare spaesato, Tonev ancora un oggetto non identificato. Ma Zenga ha a disposizione questi uomini, lui lo sa, così come lo sa la società e con questi ingredienti bisogna preparare il miglior piatto possibile, nella speranza però di risultare indigesti al Napoli di Sarri. Per stasera, mister Zenga, oltre a Nalini e Izco, dovrà rinunciare anche allo squalificato Ajeti, il cui posto dovrebbe essere preso da Simic, pronto al rientro. Il resto della squadra dovrebbe essere la stessa che ha affrontato Lazio e Chievo, con il ballottaggio in avanti tra Trotta e Tonev.
Giatur

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