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Crotone Calcio | Mustacchio: «Orgoglioso di questa stagione, spero di segnare ancora»

Michele Affidato- Banner News

Un’altra settimana senza calcio giocato, giornate di attese e di speranza in attesa di tempi migliori. Anche in casa Crotone si attendono novità in merito alla ripresa dell’attività agonistica e al proseguo della stagione. A prendere la parola nella giornata di ieri è stato l’esterno Mattia Mustacchio, protagonista con la squadra rossoblu di un grande campionato fino all’avvenuta sospensione del torneo a causa dell’emergenza sanitaria.

«Siamo io che mia moglie Paola essendo bresciani siamo preoccupati, viviamo queste giornate con apprensione per i nostri cari, per i nostri familiari e per i nostri amici. Essendo molto distanti da casa la preoccupazione è sempre grande. Ogni giorno quando sentiamo i nostri genitori si sentono le sirene delle ambulanze passare, la situazione è molto grave e la nostra Brescia come tante altre città si sono trasformate in un campo da guerra dove dottori e infermieri stanno provando a darci una mano per sconfiggere questo virus. Quello che noi possiamo fare è rimanere a casa».

In queste giornate stai avendo modo di sentire i tuoi compagni di squadra? State seguendo una tabella per svolgere attività fisica domestica?

«Sento tutti i giorni i miei compagni, cerchiamo di farci forza e di farci compagnia. Grazie al nostro preparatore atletico che ogni 2-3 giorni cambia le tabelle di allenamento cerchiamo di svolgere gli esercizi da casa provando a rimanere il più in forma possibile».

Come stai trascorrendo queste giornate lontano dal terreno di gioco? 

«Le mie giornate le passo in maniera molto semplice, amo stare con la mia famiglia quindi cerco di concentrare le attenzioni sulle cose che ci piace fare durante l’anno e chiaramente in questo periodo che siamo chiusi in casa cerchiamo di vedere un film insieme o leggere un libro o fare un puzzle con mia moglie o fare giocare il nostro cagnolino, cose molto semplici».

In questo periodo si è iniziato ad ipotizzare una ripresa del campionato a maggio o addirittura di uno stop definitivo della stagione. Che idea ti sei fatto a riguardo?

«Ogni giorno si sente parlare di ripresa del campionato, ci sono persone che si occupano di questo e mi auguro che possano prendere la decisione più giusta ma allo stesso tempo credo che per prenderla ci vorrà del tempo e per questo bisognerà avere rispetto di tutte quelle persone che in questo momento stanno perdendo dei cari, che stanno rischiando la vita, ci sono persone contagiate ma anche persone che stanno lavorando duramente negli ospedali per cercare di combattere questa malattia. Sono loro i veri campioni,  dobbiamo continuare a parlare di queste persone perchè sono dei veri eroi. Per il calcio ci sarà tempo per prendere delle decisioni,  ci saranno sicuramente delle conseguenze ma noi dovremo accettare qualsiasi scelta verrà presa nel pieno rispetto delle persone».

Che opinione dai alla stagione del Crotone e in generale alle tue prestazioni?

«Sono molto orgoglioso della stagione fatta dal Crotone, perchè durante l’anno abbiamo affrontato delle difficoltà ma abbiamo sempre trovato tutti assieme la soluzione giusta per contrastarle. Con determinazione, con voglia, con lavoro e fiducia con i compagni, queste sono cose rare, un mix difficile da trovare. A livello personale sono molto contento, sapevo ad inizio stagione che avrei dovuto imparare molto per potere svolgere al meglio il ruolo che sto ricoprendo, la strada è stata in salita. Mi sento molto cresciuto, per questo devo ringraziare i miei compagni e lo staff che mi ha aiutato in questa crescita. Spero che attraverso il lavoro potrò crescere ancora per contribuire assieme ai miei compagni a raggiungere questo obiettivo molto importante».

Durante la tua carriera hai segnato diversi gol, secondo te qual è quello più bello e quello più importante?

«Il mio gol più bello non me ne vogliano i tifosi del Perugia a cui sono molto legato ma credo sia il gol in sforbiciata segnato con la maglia della Pro Vercelli contro di loro, mentre il gol più importante spero di non averlo ancora segnato e spero ancor di più di poterlo segnare questa stagione».

Hai giocato in quasi tutti i ruoli, nasci come attaccante esterno poi hai potuto ricoprire molte zone del campo. Tu invece quale ruolo preferisci ricoprire?

«Negli anni ho giocato in più ruoli, tutti sulla fascia, ho cercato sempre di mettere al servizio della squadra le mie caratteristiche. Devo dire che il ruolo di quinto di centrocampo è sicuramente per caratteristiche quello che mi piace maggiormente. Avendo molto spazio da attaccare riesco a sfruttare al meglio le mie qualità».

Poco più di dieci anni fa esordivi in Serie A con la Sampdoria, arrivando in Nazionale italiana Under 20 e Under 21. Ti ritieni soddisfatto dei traguardi raggiunti fino a questo momento della tua carriera? Qual è il modello di calciatore al quale ti ispiri?

«Sono passati tanti anni dal mio esordio con la maglia della Sampdoria di cui conservo un ricordo bellissimo e che mi rimarrà nel cuore. Successivamente è cominciata la mia carriera, ero molto giovane e sicuramente ho commesso alcuni errori imparando molto. Quando sbagliavo ho sempre cercato di rialzarmi, per questo sono orgoglioso della mia maturazione sia come uomo che come calciatore. Il mio calciatore preferito è Callejon, ha dei tempi di inserimento eccezionali, cerco di ispirarmi per quanto possibile a lui ma essendo un grande campione non è facile».

Leonardo Vallone



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