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Crotone Calcio | Cosmi: “La salvezza è una sfida. Non siamo spacciati, voglio l’aggressività”

Michele Affidato- Banner News

“La felicità” si è presentato così ieri sera mister Serse Cosmi, il quale torna dopo 9 anni nella massima serie per portare entusiasmo e grinta al Crotone dopo il cambio in panchina. Domani la squadra rossoblù incontrerà l’Atalanta dell’ex Gasperini. Questa mattina dunque presso il centro sportivo rossoblù il primo allenamento con il nuovo tecnico e poi, nel pomeriggio, partenza per Bergamo:

«É doveroso da parte mia salutare Giovanni Stroppa e tutto il suo staff – ha dichiarato il presidente Gianni Vrenna  – per il contributo che hanno dato a questa società in tre anni. Vorrei che nessuno dimenticasse che abbiamo raggiunta una salvezza sofferta e l’anno successivo siamo ripartiti tornando in A, nonostante una pandemia in corso. Era arrivato il momento di cambiare, era il momento di dare una sterzata. Pagano sempre gli allenatori, ma in campo ci vanno i calciatori. Cosmi è un allenatore di grande esperienza, è un grande motivatore, preparato. Lo ringrazio per aver accettato questa grande sfida con la classifica che ci ritroviamo. Ha accettato con grande voglia, e ha accettato una vera sfida. Serse Cosmi è stata la nostra prima chiamata e ha detto subito sì. Non è vero che abbiamo contattato altri prima di lui, ricevendo dei no».

La decisione è stata drastica, ha dichiarato il presidente Vrenna; una decisione nata dopo l’ultima sfida del Crotone: «Si spera sempre in una domenica successiva che arrivi questa vittoria, e capire dunque da dove ripartire. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata domenica col Cagliari. Abbiamo incontrato una squadra fatta di uomini importanti, ma sotto l’aspetto del gioco con grandi difficoltà. Abbiamo dominato per 65 minuti, andiamo sotto con due goal, è ovvio che c’è qualcosa che non va, sopratutto nella testa dei calciatori».

Poi ha aggiunto:«La squadra aveva la necessità di avere uno scossone, era arrivato il momento di cambiare per dare questa scossa. Ho parlato oggi alla squadra, ma adesso spetta ai ragazzi. Sono loro che vanno in campo, ho chiesto a loro di darci il massimo, perchè in tutti questi anni a loro non abbiamo fatto mancare a nulla. Adesso tocca a loro di mettersi nelle condizioni di liberarsi mentalmente».

«Stroppa una grande persona e un’ottimo professionista  – ha detto mister Cosmi prendendo la parola – devo dire che mi ha lasciato un patrimonio. Vi assicuro che del Crotone a livello nazionale si è parlato anche quest’anno, una squadra che ha concetti di gioco, e questo patrimonio non lo voglio disperdere. La squadra non può essere tranquilla, sarei preoccupato del contrario. Riconosco delle individualità, con grandi qualità tecniche e penso di poter dire che manca un atteggiamento particolarmente aggressivo, ma deve essere un marchio di fabbrica per chi cerca la salvezza. Su quell’aspetto bisogna lavorare. Sono dei bravissimi ragazzi a livello umano, ma questo non deve coincidere con l’atteggiamento in campo. Ora tirare fuori l’aggressività».

Il primo appuntamento di Cosmi sarà la partita con la dea, domani alle 20,45: «In un allenamento di rifinitura non posso trovare le decisioni giuste contro un avversario di un valore assoluto, sarei stupido a dirlo, è normale che ho cercato di stimolare l’aspetto mentale, di far capire che non siamo una squadra spacciata. Ognuno di noi singolarmente deve essere dentro la situazione, capirla, faremo qualche errore, non importa, ma ci vuole la consapevolezza di alzare la testa perchè non mi sono mai piaciuti i calciatori che vanno in campo a testa bassa. Domani non è un test, è una partita con dei punti in palio. Ovviamente voglio delle risposte. Sono realista ma con una vena di ottimismo».

Sul modulo di gioco avrà il tempo giusto per capire, e non è detto che si partirà domani col 3-5-2 che ha spesso utilizzato: «Datemi il tempo di capire, ho visto ovviamente il Crotone ma ho visto anche la campagna acquisto di gennaio. Non credo non sia diretta verso questo sistema di gioco, parlo del 3-5-2. C’è tutta una serie di situazioni che voglio capire. Il Crotone deve credere sopratutto su se stesso».

Danilo Ruberto



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