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Ciarcià: «Crotone, ricordi bellissimi ed emozionanti»

Michele Affidato- Banner News

Una parentesi lunga che ha portato diverse soddisfazioni. Il centrocampista Giampaolo Ciarcià a distanza di alcuni anni non dimentica le stagioni vissute in Calabria.

«Sono arrivato a Crotone nel campionato di Serie C1, 2003-2004 sotto il tecnico Gian Piero Gasperini. Con lui siamo riusciti a conquistare la vittoria – tramite i Play Off – di quel campionato. Durante quel torneo ci siamo posizionati secondi, dietro al Catanzaro. Fino all’ultima giornata ci giocavamo il primato, eravamo quasi riusciti a giungere primi nell’ultimo match: il Catanzaro giocava contro il Chieti sul neutro di Ascoli e inizialmente era in svantaggio, noi in casa contro la Sambenedettese. Alla fine, loro sono riusciti a ribaltare la gara e il nostro successo non è servito a raggiungere il primo posto. Siamo riusciti però ad acquisire la promozione tramite gli spareggi. La stagione successiva è stata altrettanto bella, con la salvezza all’ultima giornata giunta con la vittoria interna 4-1 contro la Salernitana».

Che Ricordo conservi di Crotone?

«Un ricordo bellissimo, il primo anno in rossoblu ha coinciso con la mia prima stagione tra i professionisti. Sono rimasto per due stagioni e mezza, poi sono tornato nell’annata successiva svolgendo quasi tutto il ritiro, andando via solo negli ultimi giorni di mercato. La prima annata è stata emozionante, per me arrivare nei professionisti era un sogno che si realizzava».

Tante gare disputare una sembra essere rimasta impressa nei ricordi dell’ex centrocampista pitagorico.

«Tra le diverse sfide mi viene in mente quella di Martina, stagione di Serie C1, 2003-2004. In quella gara subentrai ad inizio ripresa facendo gol. Perdevamo 1-0 e alla fine riuscimmo a vincere 1-2, in quella contesto feci gol e assist e riuscimmo a vincere quella gara».

Una città nella quale sembra essersi trovato bene Giampaolo Ciarcià…

«Conservo bei ricordi della città, un luogo bellissimo dove sono stato benissimo per tre anni e dove ho avuto la possibilità di essere acclamato da tifosi passionali e calorosi. Per me è stato un onore indossare questa maglia, al di la di qualche screzio avvenuto nelle stagioni successive quando io ero ormai passato al Benevento, però credo che tutto questo faccia parte del gioco del calcio, quando succede vuol dire che comunque hai lasciato qualcosa in quel posto. Non posso che parlare bene di una città e una tifoseria importante che conservo nei miei ricordi».

Una gara, quella della finale Play Off di ritorno del torneo di Serie C1, 2008-2009 che l’ex rossoblu ha vissuto tra le fila dei sanniti.

«Ho vissuto quella gara come una contesa diversa dalle altre. Ero un ex, conoscevo l’ambiente “caldo” di Crotone, conoscevo le difficoltà della squadra pitagorica in quello specifico momento storico. Una gara diversa dal solito, indossare per tre stagioni la maglia rossoblu ti lascia tanto dentro, sopratutto quando hai lavorato seriamente e dato tanto».

Dopo qualche stagione entrambe le formazioni sono approdate in Serie A.

«Ad essere sincero non ne sono così sorpreso, sono due formazioni che anche quando ci giocavo io potevano contare su società “solide”, credo che sia Benevento e Crotone hanno tutto il diritto di godersi questo palcoscenico, frutto del lavoro svolto da persone per bene e dalle famiglie Vigorito e Vrenna».

Il periodo in rossoblu ha lasciato alcune amicizie andate al di là del rettangolo verde.

«Sento ancora David Dei, Sandro Porchia,  ho avuto modo di guardare e seguire Ferdinando Giuliano e tanti altri, e questa devo dire che rappresenta una cosa molto bella».

Un Crotone che impegnato anche in questo campionato nella corsa salvezza. Come giudichi questo finale di stagione?

«Penso che quella contro la Roma sarà una partita molto difficile, vedere il Crotone segnare quattro reti alla Sampdoria è stato altrettanto impressionante, visto che nemmeno la Juventus era riuscita in questa impresa. Penso che non sia contro la Roma che il Crotone debba cercare punti salvezza, però allo stesso tempo qualsiasi risultato positivo sarà tutto di guadagnato. Quando ti devi salvare, purtroppo, devi soffrire e non farti mai scoraggiare, restando quanto più possibile concentrato».

Possibili sorprese da qui a fine stagione in fondo alla classifica?

«Delle squadre che stanno giù quella più temibile è la Spal, hanno un gruppo unito e tanto entusiasmo. In difficoltà vedo il Sassuolo che non ha risentito del cambio di allenatore, stesso dicasi per il ChievoVerona che nelle ultime giornate sembra essere crollato ma che può contare sempre sulla esperienza della squadra. Sarà una dura lotta, punto su punto, fino all’ultima giornata».

 

 



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